Russia, combattenti della Wagner lasciano Rostov tra gli applausi della folla
La marcia di Yevgeny Prigozhin si è fermata a 200 chilometri da Mosca. Il capo della Wagner ieri mattina ha lanciato la sfida direttamente a Vladimir Putin penetrando con le sue milizie in territorio russo senza incontrare alcuna resistenza. Poi, in serata, ha annunciato la marcia indietro “per evitare un bagno di sangue russo”. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko si è intestato un negoziato “durato tutto il giorno e in accordo con Putin” durante il quale al capo di Wagner sarebbero state fornite “garanzie assolutamente vantaggiose e accettabili” in cambio del ritiro dei suoi uomini. Per la Russia è stata comunque una giornata drammatica in cui il Paese è sembrato poter precipitare in una guerra civile.
Nella notte i combattenti Wagner hanno lasciato Rostov tra gli applausi della folla e spari in aria. Il tutto è stato documentato da un video circolato su Twitter e verificato dalla Bbc. Nella clip si vede un mercenario Wagner che spara in cielo con il suo fucile mentre lui e altri del gruppo Wagner si ritirano da Rostov e gruppi di civili lungo le strade applaudono e incoraggiano i combattenti. Altri filmati documentano il sostegno pubblico dimostrato al gruppo di mercenari nella città in queste ultime ore. La colonna Wagner ha lasciato la città, dirigendosi verso i campi.
“Le restrizioni al traffico sull’autostrada M-4 Don sono ancora in vigore nelle regioni di Mosca e Tula”. Lo scrive sul proprio canale Telegram, la compagnia di Stato russa della rete autostradale. Stop invece alle restrizioni stradali per Rostov.
L’avanzata degli uomini di Prigozhin, come detto, si è arrestata ma nel frattempo è costata la vita ad almeno 15 militari dell’esercito russo. Lo riporta il sito bielorusso indipendente Nexta citando canali Telegram filo-Cremlino.