L’app di messaggistica Telegram è stata bloccata in Russia
Il Tribunale distrettuale di Tagansky, a Mosca, ha deciso di di bloccare l’applicazione di messaggistica Telegram per il suo rifiuto di condividere col governo le informazioni sugli utenti
Il governo russo ha iniziato a bloccare l’app di messaggistica Telegram, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa locale Tass.
Il Tribunale distrettuale di Tagansky, a Mosca, doveva esprimersi oggi, 13 aprile, sulla richiesta del Roskomnadzor – l’organismo russo di controllo sui media – di bloccare l’applicazione di messaggistica Telegram per il suo rifiuto di condividere col governo le informazioni sugli utenti.
Nel 2017 il Roskomnadzor aveva chiesto a Telegram di rispettare la legge che obbliga tutti i fornitori di servizi online a registrarsi in Russia e di consegnare le chiavi della crittografia all’Fsb, i servizi di sicurezza federali.
Pavel Durov, fondatore dell’applicazione di messaggistica istantanea, ha rifiutato di conformarsi a quelle che ha definito “leggi incompatibili con le nostre politiche sulla privacy”.
Sulla questione si è espresso anche il vicedirettore di Amnesty International per l’Europa orientale e l’Asia centrale Denis Krivosheev che ha dichiarato: “Cercando di bloccare Telegram, le autorità russe stanno lanciando l’ennesimo assalto alla libertà d’espressione online nel paese”.
L’app di messaggistica è ampiamente utilizzata in tutta la Russia e in molte nazioni del Medio Oriente, con più di 200 milioni di utenti attivi.
La sua popolarità è cresciuta grazie alla sua enfasi sulla crittografia, che ostacola molti dei più diffusi metodi di lettura delle comunicazioni confidenziali.