Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:00
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Home » Esteri

La Russia bandisce Radio Free Europe/Radio Liberty: è una “organizzazione indesiderabile”

Immagine di copertina
La sede di Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL) a Mosca prima della chiusura nel 2021. Credit: AP Photo

Le trasmissioni erano già bloccate dal 2022 ma ora chiunque ne diffonda i contenuti rischia conseguenze penali

La Russia ha bandito Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL), etichettandola come una “organizzazione indesiderabile”. A partire da oggi, martedì 20 febbraio 2024, l’emittente con sede negli Usa è stata inserita nell’apposito registro gestito dal ministero della Giustizia di Mosca, anche se le sue trasmissioni erano già state bloccate in tutto il Paese a partire dalla primavera del 2022.

Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL) è il 142esimo ente a essere stato inserito in questo elenco, ai sensi della legge sulle “organizzazioni indesiderabili” adottata nel 2015 contro le ong e altri soggetti che operano in Russia ricevendo finanziamenti dall’estero. D’ora in poi, chiunque diffonda i contenuti dell’emittente rischia conseguenze penali.

L’emittente privata ha sede negli Usa ed è gestita da un ente senza scopo di lucro finanziato con fondi stanziati dal Congresso degli Stati Uniti attraverso la United States Agency for Global Media. Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL) opera in 27 lingue in 23 Paesi diversi, compresa la Russia, dove i suoi servizi erano già stati bloccati a partire dalla primavera del 2022 per decisione di Roskomnadzor, l’agenzia federale russa che monitora i media, a causa della copertura offerta dall’emittente all’invasione dell’Ucraina.

Cosa succede ora
La legge sulle “organizzazioni indesiderabili” è volutamente generica e non specifica quali siano i caratteri che ne definiscano la “indesiderabilità”. Ai sensi di questa legge, la Procura generale russa (senza bisogno del verdetto di un tribunale) può dichiarare “indesiderabile” ogni organizzazione straniera o internazionale che “minacci l’ordine costituzionale della Federazione Russa, le sue capacità di difesa o la sicurezza dello Stato”.

Una volta inseriti in questa lista nera, tali enti devono cessare tutte le attività in Russia. Altre organizzazioni e individui che si impegnano in un “coinvolgimento continuo” con queste organizzazioni possono essere soggetti a sanzioni amministrative e penali mentre la sola partecipazione a ogni loro attività può costituire un reato punibile con pene detentive fino a sei anni.

A tali associazioni è infatti vietato organizzare eventi pubblici e detenere o distribuire materiale promozionale, anche attraverso i media. Le banche e gli istituti finanziari russi non possono collaborare con questi enti ma sono tenuti a informare l’agenzia di vigilanza del settore su tutti i soggetti che tentano di entrarvi in contatto.

Il provvedimento impedisce quindi a chiunque non solo di collaborare ma anche semplicemente di utilizzare il materiale prodotto da una organizzazione “indesiderabile” o di farvi persino riferimento anche con la semplice aggiunta di un link su Internet.

Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), dal 2021 le autorità russe hanno etichettato decine di aziende editoriali come “indesiderabili”. L’elenco comprende diversi media indipendenti e in esilio, tra cui l’emittente Dozhd TV (TV Rain), Meduza, Novaya Gazeta Europe, iStories, The Insider, Bellingcat e Proekt. Ma tra le organizzazioni dichiarate “indesiderabili” in Russia figurano anche Transparency International e Greenpeace.

Ti potrebbe interessare
Esteri / L’Ue risponde a Trump con i contro-dazi: ecco quali prodotti Usa colpiranno e quando entreranno in vigore
Esteri / La caduta del regime non basta, dopo 14 anni di guerra la Siria è allo stremo. L’appello dell’Unhcr su TPI: “Non lasciamo svanire la speranza”
Esteri / "Mio figlio ucciso al mio posto. Il rantolo dei miei colleghi”: i racconti dei sopravvissuti alla strage di 15 soccorritori a Gaza
Ti potrebbe interessare
Esteri / L’Ue risponde a Trump con i contro-dazi: ecco quali prodotti Usa colpiranno e quando entreranno in vigore
Esteri / La caduta del regime non basta, dopo 14 anni di guerra la Siria è allo stremo. L’appello dell’Unhcr su TPI: “Non lasciamo svanire la speranza”
Esteri / "Mio figlio ucciso al mio posto. Il rantolo dei miei colleghi”: i racconti dei sopravvissuti alla strage di 15 soccorritori a Gaza
Esteri / La tregua in Ucraina si allontana: un Trump “dispiaciuto” accusa i russi di bombardare “come pazzi”
Esteri / Gaza: 1.449 morti dal 18 marzo, 58 soltanto negli attacchi condotti da Israele nelle ultime 24 ore. Sondaggio: "L'81 per cento degli israeliani è contrario alla creazione dello Stato palestinese"
Esteri / Israele ha deliberatamente ucciso i 15 soccorritori palestinesi ritrovati in una fossa comune nella Striscia di Gaza
Esteri / Colpita tenda di giornalisti a Khan Younis, 2 morti. Evacuazione nel centro di Gaza: "Attacchiamo con forza"
Esteri / Perché il Lesotho è il Paese più colpito dai dazi di Trump
Esteri / Sbarca su North Sentinel: arrestato cittadino Usa. Survival International: "Ha messo a rischio tutti"
Esteri / Trump impone dazi anche alle isole abitate solo dai pinguini