In Romania la direttiva Ue sulla privacy è un’arma contro il giornalismo d’inchiesta
Un gruppo di giornalisti potrebbe ricevere una multa di 20 milioni di euro dall'Authority romena se continuerà nel suo lavoro di indagine
In Romania il Regolamento generale sulla protezione dei dati approvato nel 2018 dall’Ue è diventato uno strumento per mettere a tacere i giornalisti che indagano sul marcio della politica nazionale.
La repressione del governo si è diretta contro un pool di reporter che stavano indagando alcuni casi di corruzione che vedevano coinvolto Liviu Dragnea, presidente del partito di governo romeno.
Se il Rise Project non interromperà la pubblicazione delle sue inchieste e se non renderà disponibili tutte le informazioni connesse e le identità delle proprie fonti sarà costretto a pagare una multa di 20 milioni di euro all’Authority romena.
L’avvertimento è giunto poco dopo la pubblicazione di un post su Facebook in cui i giornalisti annunciavano l’uscita della prima parte del loro lavoro su Dragnea.
Il leader partito di governo romeno era stato condannato nel 2018 a 3 anni e mezzo di carcere per aver usato fondi pubblici destinati a programmi per la protezione dei minori nella provincia di Teleorman.
Quello che era solo un sospetto con il tempo è diventato un’ipotesi sempre più concreta dopo il ritrovamento di una valigetta contenente informazioni che sembra collegate l’impresa di costruzioni Tel Drum e la famiglia di Dragnea.
La pubblicazione del primo articolo del Rise Project ha avuto largo seguito tra il pubblico, ma è stato presto notato anche dal governo che ha utilizzato le leggi a sua disposizione per cercare di fermare le inchieste e le scomode rivelazioni dei giornalisti.
L’accusa che viene mossa al gruppo è che a seguito dell’approvazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati è diventato reato la pubblicazione di documenti, immagini, foto e video relativi a persone fisiche. In particolare si citano gli articoli 57 e 58 del GDPR.
Al momento non ci sono informazioni sullo sviluppo del braccio di ferro tra Authority e Rise Project, ma il caso desta comunque preoccupazione. Nel 2018 l0Organized Crime and Corruption Reporting Project, parlando del caso Kuciak, aveva avanzato il sospetto che il giornalista e la sua fidanzata fossero stati uccisi a causa delle inchieste che il giornalista stava portando avanti.