Biden cancella subito Trump: gli Usa rientrano negli accordi di Parigi sul clima
Nel primo giorno di Biden alla Casa Bianca firmati 17 ordini esecutivi: dalla cancellazione del "muslim ban" allo stop della costruzione del muro col Messico
Subito dopo essere entrato alla Casa Bianca Joe Biden, che ha prestato il suo giuramento ieri e ha tenuto il suo primo discorso da presidente degli Stati Uniti, ha firmato 17 ordini esecutivi compreso quello sul ritorno degli Usa nell’accordo sul clima di Parigi. Il primo decreto presidenziale firmato da Biden, come lui stesso ha sottolineato, è stato quello sull’obbligo di indossare le mascherine negli edifici del governo e nei luoghi federali.
Tra gli altri decreti presidenziali, la revoca del permesso per la costruzione dell’oleodotto Keystone, la fine del “muslim ban”, il bando all’immigrazione da alcuni paesi a maggioranza musulmani, e la revoca della dichiarazione d’emergenza del presidente Donald Trump per indirizzare le risorse alla costruzione del muro al confine con il Messico.
In una nota dello staff di Biden divulgata ieri si sottolineava che, con i suoi primi provvedimenti, il neo presidente avrebbe agito “non solo per contrastare i danni più gravi inflitti dall’amministrazione Trump ma anche per iniziare a far andare avanti il Paese“.
Un ordine esecutivo, nell’ordinamento statunitense, è un provvedimento firmato dal presidente degli Stati Uniti d’America che indirizza le politiche esecutive delle agenzie del governo americano. Gli ordini esecutivi entrano immediatamente in vigore. Nel 2017, quando Donald Trump si insediò alla Casa Bianca, firmò 17 ordini esecutivi nei primi 10 giorni, incidendo su ambiti come sanità, immigrazione, petrolio, aborto e commercio.
Il rientro degli Usa nell’accordo di Parigi
Fra i provvedimenti che Biden ha firmato poco dopo il giuramento da presidente c’è il rientro degli Stati Uniti negli accordi di Parigi per la lotta al cambiamento climatico. La decisione era già stata annunciata da Biden il mese scorso.
“Gli Stati Uniti torneranno agli accordi di Parigi nel primo giorno della mia presidenza”, aveva detto Biden, “inizierò immediatamente a lavorare con i miei interlocutori nel mondo per fare tutto il possibile, compreso convocare un summit sul clima con i leader delle maggiori economie durante i miei primi 100 giorni alla presidenza”.
Donald Trump, che si è detto più volte scettico sulla crisi climatica in corso, a ottobre 2019 aveva ritirato ufficialmente gli Stati Uniti dall’accordo sul clima, che puntava alla diminuzione delle emissioni di Co2.
I provvedimenti contro la pandemia
Alla lotta alla pandemia Biden ha dedicato il suo primo ordine esecutivo, che introduce l’obbligo di indossare la mascherina in tutti gli edifici pubblici federali e sui mezzi di trasporto che collegano i 50 Stati Usa.
Come aveva annunciato nei mesi scorsi, il presidente eletto ha disposto inoltre il ritorno degli Usa nell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) dopo l’uscita notificata al Congresso statunitense da Trump lo scorso luglio. Il tycoon aveva annunciato le sue intenzioni sull’uscita a maggio 2020, accusando l’organizzazione Onu di aiutare la Cina a nascondere le origini del nuovo Coronavirus.
Per contrastare le conseguenze economiche del Covid, il presidente eletto ha prolungato il blocco degli sfratti allo scopo di aiutare coloro che hanno perso lavoro e reddito. Un’altra misura riguarda l’estensione della pausa sui pagamenti e gli interessi dei prestiti studenteschi.
Nelle scorse settimane, Biden ha annunciato la predisposizione di un imponente pacchetto di misure economiche da 1.900 miliardi di dollari per contrastare le conseguenze economiche della pandemia, ma per questa riforma avrà bisogno dei voti del Congresso.
Gli ordini esecutivi su immigrazione e muro col Messico
Biden ha firmato inoltre la sospensione della costruzione del muro anti migranti al confine col Messico, una delle misure su cui Trump ha puntato fortemente per la sua campagna elettorale e dopo la sua elezione nel 2016.
Il presidente eletto ha annunciato anche la cancellazione del “muslim ban”, la controversa sospensione degli ingressi dei cittadini di alcune nazioni a maggioranza musulmana, che in questi anni ha colpito i cittadini di Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria, e Yemen e che Trump aveva introdotto 7 giorni dopo il suo insediamento, nel gennaio 2017.
Biden ha ordinato inoltre alle agenzie federali da cui dipende il controllo delle frontiere di agevolare il ricongiungimento dei figli minorenni separati dai genitori durante le retate di migranti clandestini. Il presidente intende inoltre sottoporre al Congresso una riforma dell’immigrazione che aprirà di nuovo a milioni di stranieri senza permesso di soggiorno sul territorio Usa un accesso legale alla cittadinanza.
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