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Home » Esteri

Per la prima volta una rifugiata è stata eletta in parlamento in Nuova Zelanda

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Golriz Ghahraman, nata in Iran e arrivata in Nuova Zelanda quando aveva nove anni, è stata eletta in parlamento tra le fila dei Verdi

Golriz Ghahraman è la prima rifugiata nella storia della Nuova Zelanda a essere eletta membro del parlamento. Il suo ingresso in parlamento è stato annunciato dopo l’uscita dei risultati definitivi delle elezioni parlamentari che si sono svolte il 23 settembre 2017.

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Ghahraman è nata nel 1981 a Mashhad, in Iran. Arrivata nell’arcipelago all’età di nove anni, ha studiato diritto internazionale umanitario all’università di Oxford e ha lavorato come avvocato alle Nazioni Unite.

Né il Partito nazionale dell’attuale primo ministro Bill English, né quello laburista guidato da Jacinda Ardern sono riusciti a ottenere un numero di seggi sufficiente per formare un governo da soli e il paese si avvia verso un periodo di consultazioni per la formazione di una coalizione.

Con il conteggio dei voti speciali, che includono quelli provenienti dai neozelandesi residenti all’estero, il Partito Verde di Gwen e James Shaw ha ottenuto otto seggi sui 120 disponibili in parlamento, uno in più rispetto al primo spoglio.

Il posto extra è andato proprio a Golriz Ghahraman, che si è detta “eccitata e molto, molto onorata”.

“Mi sento responsabile nei confronti dei migliaia di volontari che mi hanno aiutata ad arrivare fin qui ma anche verso le persone da tutto il mondo che mi hanno contattata da quando ho annunciato la mia candidatura”, ha detto Ghahraman, figlia di richiedenti asilo iraniani.

“È gratificante sapere di essere una persona proveniente dal Medio Oriente che è riuscita a farsi eleggere in parlamento. Il nostro compito è fare da controparte al trumpismo, alla divisione, all’odio e alla Brexit. Sono davvero orgogliosa di essere parte di questo gruppo”.

James Shaw, co-leader del Partito Verde della Nuova Zelanda, si è detto entusiasta per l’elezione di Ghahraman a parlamentare, facendo inoltre riferimento alla sua grande esperienza nel campo del diritto internazionale umanitario.

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