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Cucina ricette babilonesi di 4.000 anni fa: lo strabiliante risultato di un professore di Cambridge

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Cucina ricette babilonesi di 4.000 anni fa: lo strabiliante risultato di un professore di Cambridge

Ricette di 4mila anni fa? Perché no. Questo è l’esperimento di un professore di Biologia della conservazione dell’Università di Cambridge. Bill Sutherland ha rispolverato ricette babilonesi, preparate per le grandi occasioni, e le ha presentate su Twitter. Con soli sei tweet, il professore ha preparato in famiglia le ricette per debellare la noia da lockdown, ricette che però furono presentate qualche anno fa da un team interdisciplinare delle Università di Yale e Harvard.

“Ho impiegato circa due ore per cucinare tutto e un’ora per pianificare la preparazione”, ha scritto il professore sui social, che è stato poi ripreso da quasi 4 milioni di persone. Cosa cucina? Stufato di agnello in primis, la cui relativa facilità – che ha intrigato il popolo del web – non deve ingannare. La comunità di archeologi ha impiegato decenni a trovare il giusto modo per interpretare questa eredità culinaria, interpretando quanto trovato nelle tavolette a caratteri cuneiformi di Larsa (nell’odierno Iraq meridionale).

A tradurre la tavoletta inizialmente fu Jean Bottéro, che riscontrò non poche difficoltà con gli ingredienti (alcune spezie non si conoscevano, alcuni animali invece si erano estinti), così come non erano più praticate alcune modalità (e anche tempi) di cottura. Ricreare dunque un banchetto babilonese a tutti gli effetti sembrava un’impresa poco fattibile, ma con l’intervento di un team di ricercatori, nel 2018 finalmente è stato dato un senso alla tavoletta (in occasione dell’evento An Appetite for the Past). Il team di Yale ed Harvard ha poi preparato soltanto 25 delle ricette trovate nelle tavolette di Larsa (conservate alla Yale Babylonian Collection).

Quali sono le ricette? Stufato d’agnello è il cavallo di battaglia, ma troviamo anche uno stufato con barbabietole (per entrambe le ricette, Bill Sutherland ha suggerito di cuocerle più a lungo), un altro con il latte e una torta di grano. C’era anche un piatto vegetariano, una zuppa con del pane alla birra.

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