Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:03
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Cosa succede nella Repubblica democratica del Congo (mentre il resto del mondo guarda altrove)

Immagine di copertina
Nel ricco Congo che continua a far gola alle multinazionali, la vita infernale produce milioni di sfollati. Credit: Sumy Sadurni/Afp

Nella Repubblica democratica del Congo, uno dei paesi più ricchi di risorse della terra, si combatte da 20 anni una guerra con la complicità dell'occidente, che mette in pericolo la vita di milioni di persone

Massacri continui, soprattutto nelle regioni del Nord Kivu dove scorrazzano le milizie jihadiste dell’Adf, affiliate a Boko Haram, Al Shabaab e Al Qaeda.

Stragi, centinaia di migliaia di morti, milioni di sfollati, bambini in gravissimo stato di malnutrizione, sacerdoti sequestrati, il Congo sta registrando la sua crisi più difficile e drammatica nel disinteresse sostanziale dei paesi occidentali che a malapena sono riusciti di recente a far prolungare la missione di peacekeeping delle forze Onu. Una goccia nell’acqua arrossata dal sangue di centinaia di migliaia di inermi colpiti dai banditi dell’Adf. E ora in questo macello ecco arrivare di nuovo l’Ebola.

Rep. democratica del Congo: così l’industria tech finanzia una guerra per i minerali da 20 anni con la connivenza di tutti noi

Nella Repubblica democratica del Congo, uno dei paesi più ricchi di risorse della terra, la vita di milioni di persone non vale nulla. Il regime di Joseph Kabila, candidato dopo 17 anni di potere alle prossime elezioni di fine anno, vacilla vistosamente anche sotto l’attacco mosso dalle parrocchie cattoliche del paese che sono ricambiate dal regime con durissimi interventi repressivi.

Intere regioni sono intanto sotto il tallone dei tagliagole jihadisti che imperversano tutt’intorno a Goma, nel Kivu del nord, a Butembo-Beni e poi anche nel Kivu del sud, dove il futuro si gioca intorno alle ricchissime miniere di coltan. Ma nel nord i massacri interessano anche la zona di Buna-Itiuri. Fuori controllo infine pure il sud del paese, dal  Kasai al Katanga, dove imperversano le milizie Kamwina Nsapu. E nel Kasai sono state scoperte da poco fosse comuni piene di cadaveri.

Nel ricco Congo che continua a far gola alle multinazionali (l’ultimo intervento è nel ramo del cobalto da parte della China Molybdenum che ha acquisito il controllo della miniera di Teke dove si ricava il 65 per cento del costoso minerale nel pianeta) la vita infernale produce milioni di sfollati (la stima di otto è probabilmente al ribasso) e in questo momento la crescita del fenomeno pone il Congo in cima alla lista dei paesi con più sfollati, prima di Siria e Iraq.

Nessuno sa quanti invece sono i morti dei continui massacri che stanno insanguinando il paese. Milioni?

La terra congolese dove i contadini scappano dalle loro terre attaccate dai miliziani è diventata nel frattempo una terra flagellata con un terzo delle province (50 su 145) colpito dall’infestazione terribile della spodoptera exempta.

In questo disastro ecco materializzarsi in questi ultimi giorni la nona epidemia congolese di Ebola, a est del lago Tumba, tra Mbandaka e Bikoro. 

Cinque nuovi casi in Congo. Tre nuovi casi a Bikoro e due a Wangata nella provincia dell’Equatore. Sono già 25 i decessi su 55 casi confermati dall’inizio dello scorso mese: l’epidemia di Ebola è stata dichiarata l’8 maggio 2018 a Bikoro (100 chilometri da Mbandaka e 600 da Kinshasa) alla frontiera col Congo Brazzaville. Ed è solo l’ultimo flagello che si abbatte sulla Repubblica Democratica del Congo da tempo sconvolta da massacri e sconvolgimenti sociali.

La più grave crisi umanitaria degli ultimi decenni in Africa è così dispiegata su più fronti. Il Congo con tutte le sue ricchezze nel sottosuolo resta uno dei paesi più poveri al mondo, al 176° posto su 188 per indice di sviluppo umano, dove 1 bambino su 10 muore prima di aver raggiunto i 5 anni e dove il reddito pro-capite è di 485 dollari all’anno.

Un paese dove la vita per milioni di persone è appesa a un sottile filo. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?