Gli accordi economici raggiunti tra Italia e Iran a Teheran
Il premier italiano Matteo Renzi, in visita in Iran, e il presidente iraniano Hassan Rouhani hanno annunciato il raggiungimento di diversi importanti accordi
Nei due giorni di incontri bilaterali in corso fra il premier italiano Matteo Renzi e il presidente iraniano Hassan Rouhani sono stati firmati una serie di importanti accordi di cooperazione in campo culturale, industriale ed economico volti ad avvicinare ancora di più Iran e Italia.
I delegati di una delle principali compagnie petrolifere affiliate al ministero del Petrolio, la National Iranian Gas Export Company (Nigc), e l’italiana Eni hanno partecipato nella mattinata di mercoledì 13 aprile all’evento promosso dalla Camera di commercio iraniana a Teheran.
Qui di seguito alcuni tra gli accordi più importanti raggiunti:
– la società torinese Fata Spa e Finmeccanica hanno firmato un contratto da 237 milioni di dollari con l’iraniana Foulad Boutia, sul trasferimento di attrezzature e servizi per la costruzione di una centrale elettrica nella provincia meridionale iraniana di Kerman.
– la società iraniana ha anche siglato un accordo del valore di 350 milioni di euro con il Gruppo Danieli per il trasferimento di attrezzature e servizi industriali per la costruzione di una società siderurgica in Iran.
– la società di telecomunicazioni iraniana ha stretto un accordo con Italtel per lo sviluppo di una rete di telecomunicazioni nel paese.
– il Gruppo Belleli, società di ingegneria e project management italiana, ha stretto un accordo con il gruppo iraniano Jahan Pars sulla fornitura di servizi di costruzione per la realizzazione delle infrastrutture.
Gli altri contratti sono stati firmati per rivitalizzare l’industria automobilistica iraniana verso l’export, il turismo, le energie rinnovabili, la costruzione di ferrovie e di infrastrutture.
In virtù di questi accordi di cooperazione, il presidente iraniano Hassan Rouhani nella conferenza stampa congiunta con il premier italiano Renzi ha sottolineato che “l’Italia è stato il più grande partner commerciale dell’Iran in seno all’Unione europea prima delle sanzioni, e oggi vogliamo che il paese continui a svolgere il suo ruolo”.
(Qui sotto il video della conferenza stampa di Renzi e Rouhani)
Il primo ministro italiano ha chiesto inoltre strette interazioni economiche fra i due paesi, sottolineando l’importanza di stabilire legami bancari e aperture di linee di credito, fondamentali per dare una spinta economica e commerciale al paese.
La visita di Renzi in Iran, la prima di un premier europeo e occidentale effettuata nella terra degli Ayatollah, ha senza dubbio un significato ben preciso.
Anche negli anni in cui le sanzioni occidentali soffocavano l’economia nazionale, l‘Italia ha continuato a intessere buoni rapporti commerciali con la Repubblica islamica, con uno scambio annuale pari a 7 miliardi di euro.
Un rapporto rinvigorito negli ultimi mesi, dopo la visita nel mese di gennaio in Italia del presidente iraniano Rouhani, sfociato in un accordo economico del valore di 17 miliardi di euro.
Anche la Guida Suprema iraniana, Alì Khamenei, ha sottolineato che l’Iran ha una visione “positiva” della cooperazione con l’Italia.
“La Repubblica Islamica accoglie in maniera positiva l’espansione delle relazioni con l’Italia in vari settori, in particolare quello della cooperazione economica”, ha annunciato il leader religioso.