Regno Unito, quattro persone sono state arrestate per gli insulti razzisti contro i giocatori inglesi
Poco dopo l’esito della partita degli europei che ha visto la nazionale azzurra primeggiare sugli inglesi ai rigori, la rabbia dei britannici è esplosa sui social, che si sono riempiono di insulti razzisti contro Marcus Rashford, Jadon Sancho e Bukayo Saka, i tre calciatori inglesi neri che hanno fallito i rigori decisivi. Attacchi violenti e a valanga che spingono addirittura il premier britannico Boris Johnson a intervenire: “Questa squadra inglese merita di essere lodata come eroi, non insultata razzialmente sui social media. I responsabili di questi terrificanti insulti dovrebbero vergognarsi di sé stessi”. Una presa di posizione condivisa anche dal principe William, secondo in linea di successione alla corona britannica e presidente d’onore della Federcalcio inglese. “Sono nauseato”, scrive William, che ieri sera era presente a Wembley insieme alla moglie Kate e al primogenito George.
“È totalmente inaccettabile che alcuni giocatori debbano questi simili comportamenti abominevoli“. Questi episodi di razzismo – ha concluso dal suo profilo ufficiale reale di Kensington Palace – “devono finire ora e tutti coloro che ne sono responsabili devono risponderne”.
La polizia ha detto che “un torrente di commenti razzisti rivolti ad alcuni giocatori neri della squadra” è apparso sui social media domenica, dopo che l’Inghilterra ha perso ai rigori contro l’Italia nella finale di Wembley.
L’Unità di polizia del calcio del Regno Unito, nella persona di Mark Roberts, ha affermato che la sua squadra è al lavoro su “un numero significativo di segnalazioni di abusi razzisti”. Oggi le forze di polizia locali hanno fatto sapere di aver effettuato quattro arresti legati agli insulti razzisti. “La nostra squadra inglese è stata un vero modello durante il torneo, comportandosi con professionalità e dignità. Sono disgustato dal fatto che ci siano persone là fuori che pensano che sia accettabile indirizzare tali aberranti abusi su di loro o su chiunque altro”. Roberts ha detto che l’indagine continuerà per cercare di trovare i responsabili e gli agenti stanno lavorando a stretto contatto con piattaforme di social media, tra cui Facebook, Instagram e Twitter.