“Giulio Regeni ucciso per una rivalità tra servizi segreti”: le rivelazioni di un’inchiesta francese
L’omicidio di Giulio Regeni è stato “interpretato da alcuni come il risultato di una rivalità tra il Mid, il dipartimento di Intelligence militare, e la National security”, una rivalità, quindi, tra servizi segreti egiziani, gli uomini del presidente egiziano Al Sisi. A rivelarlo è un cablo, un documento riservato dell’ambasciata francese del 30 ottobre 2017, come svelato dal sito investigativo francese Disclose che in queste ore sta pubblicando gli “Egypt Papers”, come riporta Repubblica.
Le diplomazie europee sapevano, quindi, che Regeni era stato ucciso dagli uomini di Al Sisi, eppure i rapporti con l’Egitto sono sempre andati avanti.
Dall’inchiesta di Disclose sui rapporti segreti tra Parigi e il regime di Al Sisi emerge anche la vendita all’Egitto, da parte della Francia, di un sistema di sorveglianza totale della popolazione in grado di scovare dissidenti e opposizioni politici tramite intercettazioni e localizzazioni. Questo succedeva tra il 2014 e il 2021 e cioè proprio quando spariva e moriva Giulio Regeni, trovato senza vita il 3 gennaio 2017 al Cairo. La Procura di Roma ha, infatti, accertato che il ricercatore italiano fosse spiato dai servizi segreti civili egiziani.
Dai cablo rivelati da Disclose è emerso anche che la Francia dava per certa da subito la responsabilità diretta della sicurezza nazionale, come riporta Repubblica. E non solo. È emerso anche il silenzio del presidente della Francia Emmanuel Macron che, pur parlando di diritti umani con l’Egitto, nel documento non cita Regeni.
La notizia arriva qualche ora prima della firma del Trattato del Quirinale, finalizzato al rafforzamento bilaterale tra Roma e Parigi, che si terrà oggi e dopo l’incontro avvenuto ieri sera tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier italiano Mario Draghi e Macron.