Razzismo ad alta quota
In Messico il 90 per cento delle persone ha la pelle scura. Ma una compagnia aerea vuole solo attori bianchi per le sue pubblicità
Un casting per soli bianchi. La compagnia aerea Aeromexico ha organizzato, insieme all’agenzia Catalonia, un casting pubblicitario che escludeva la gente dalla pelle scura.
Tamara De Anda, blogger messicana, ha postato sul suo profilo Twitter : «Ho ricevuto una mail per un casting di Aeromexico dove si specifica che non vogliono nessuno che abbia la pelle scura. Bleah».
Il tipo di persone cercate per la pubblicità dovevano invece avere il cosiddetto “Polanco look” – vale a dire lo stile (e la pigmentazione) tipica di un ricco quartiere di Città del Messico a maggioranza bianca.
La blogger, come riporta la “CNN”, ha diffuso la notizia per sottolineare come i media messicani escludano gli amerindi dalle rappresentazioni sul web o in televisione.
Il suo Tweet è stato condiviso almeno quattrocento volte e in pochi minuti tutti i suoi 19.000 followers erano coscienti di quanto accaduto: «Lo stesso pomeriggio ho ricevuto la chiamata dell’agenzia pubblicitaria, indignata per il mio Tweet. Poco dopo mi hanno contattato i giornalisti e ne è nato uno scandalo – e credo che fosse ora», ha detto De Anda a “El Pais”.
Eppure, a Città del Messico il 60 per cento degli abitanti sono amerindo-spagnoli, , il 30 per cento amerindi e solo il 10 per cento di bianchi.
L’intellettuale Sergio Gonzalez Rodriguez ha commentato così: «A dieci anni dall’approvazione della legge federale per prevenire ed eliminare la discriminazione si può paragonare quello che eravamo allora e chi siamo oggi, e constatiamo che, purtroppo, non ci sono molti cambiamenti».
Martedì sono arrivate puntuali le scuse della compagnia aerea: «Ci dispiace per la posizione discriminatoria della Catalonia. Offriamo le nostre più sincere scuse e ribadiamo il nostro rispetto per tutte le persone, non importa il loro sesso, la loro lingua, la religione, né il loro colore della pelle”»
Poco dopo, secondo “Fox News Latino”, sono arrivate anche quelle dell’agenzia pubblicitaria che «offre le sue sentite scuse per la pubblicazione di un casting e dei suoi requisiti che hanno circolato sul Web».
Infine, cinque giorni dopo, esce anche un video-spot su Youtube dove si conferma l’impegno della società a favore delle comunità gay, dei poveri e della gente con la pelle scura. Ma, forse, è troppo tardi.