Venezuela: ragazzino perde gli occhi dopo uno scontro con la polizia a una manifestazione
Raggiunto da 52 pallini di gomma
Ragazzino perde gli occhi dopo uno scontro con la polizia a una manifestazione
Un ragazzino perde gli occhi dopo uno scontro con la polizia durante una manifestazione in piazza. I medici sono stati costretti a rimuovere entrambi i suoi bulbi oculari perché durante la protesta è stato raggiunto da 52 pallini di gomma. Le immagini del suo volto insanguinato hanno fatto il giro del mondo.
Rufo Chacon, questo il nome del ragazzo di 16 anni, vittima di questa enorme tragedia, è stato intervistato dalla Cnn e ha sfogato tutta la sua disperazione. “Vorrei piangere ma non ne posso più, ho pianto abbastanza in ospedale”, ha detto.
Ferito durante la manifestazione per la carenza di gas
La vicenda, come riporta Metro.co.uk, si è svolta a Tariba, in Venezuela. Rufo stava partecipando, assieme alla madre e al fratello, a una protesta di piazza per la scarsità di gas nella sua città. La famiglia è rimasta senza gas da aprile a causa del collasso economico del paese e della produzione in calo delle raffinerie di gas.
Durante la manifestazione in cui il ragazzino ha perso gli occhi, ci sono stati dei momenti di scontro con le forze dell’ordine, ed è stato in quel frangente che Rufo è rimasto ferito. I medici hanno rimosso ciò che rimaneva dei suoi bulbi oculari, ma, come spiega la stampa locale, sono stati costretti a lasciare delle schegge nel suo viso e nella sua testa perché troppo radicati per essere rimossi senza conseguenze.
Gara di solidarietà per pagare le cure di Rufo. Alcuni benefattori in Messico, Spagna e Stati Uniti hanno finanziato gli interventi necessari fino a ora, mentre una clinica in Colombia si è offerta di sostituire le palpebre gratuitamente.
La condanna delle autorità venezuelane
Le autorità venezuelane hanno condannato le azioni della polizia per reprimere la protesta e arrestato due ufficiali. I due sono stati accusati di tentato omicidio, uso improprio di armi e trattamento crudele e sono attualmente in attesa di processo.