I curdi hanno liberato una 16enne svedese nelle mani dell’Isis
La ragazza era stata condotta in Iraq con l'inganno da un membro del sedicente Stato Islamico
Le truppe curde irachene hanno liberato dalle mani dell’Isis una ragazza svedese di 16 anni nei dintorni di Mosul, città del nord dell’Iraq che dal 2014 è sotto il controllo del sedicente Stato Islamico.
A riferirlo è stato il governo locale curdo dell’Iraq settentrionale, che ha annunciato che la ragazza – il cui nome non è stato diffuso -, proveniente dalla città svedese di Boras, sarebbe stata condotta dalla Svezia in Siria da un membro dell’Isis che l’avrebbe convinta con l’inganno a intraprendere in viaggio, e da lì l’avrebbe successivamente condotta a Mosul.
Le autorità curdo-irachene hanno riferito di essere state contattate dalla famiglia della ragazza che avrebbe chiesto loro aiuto per liberarla. Non è noto se la ragazza abbia subito maltrattamenti dai membri dell’Isis, né come sia avvenuta la sua liberazione da parte delle forze curde.