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Home » Esteri

La dodicenne che si suicida in diretta mentre migliaia di utenti la guardano

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Il video girato da Katelyn Nicole Davis mentre pronuncia le sue ultime parole e si accinge a togliersi la vita è stato visto da oltre 40mila persone

In una delle ultime foto scattate e postate su Instagram, Katelyn Nicole Davis con i suoi occhi azzurro cielo appare sorridente, mentre fa il segno della vittoria. Poche settimane dopo quell’immagine, la dodicenne ha deciso di mettere fine alla sua breve vita. 

Lo ha fatto riprendendo la sua morte in diretta, con il suo smartphone, attraverso un’app. Quel video della durata di 42 minuti è apparso automaticamente sulla rete, dove milioni di utenti hanno potuto assistere (seppur inconsapevolmente) alla sua morte. 

Il filmato è diventato virale rimbalzando sui social network – compresi Facebook e YouTube. La polizia locale ha poi riferito di non avere gli strumenti legali per costringere le piattaforme e i siti sui quali il video era stato diffuso, a procedere con la sua rimozione dalla rete. 

Le ragioni che hanno spinto la giovane a compiere quel gesto estremo, impiccandosi a un albero, sono da ricercarsi all’interno dei rapporti familiari, come lei stessa ha raccontato nel filmato prima di togliersi la vita, confessando di essere stata più volte oggetto di abusi da parte di un membro della sua famiglia. 

Il video del suo suicidio registrato in diretta e visionato da migliaia di utenti ha riacceso il dibattito sull’influenza spesso negativa dei dispositivi tecnologici negli adolescenti e sui disagi giovanili che molti nuclei familiari non percepiscono o non riescono ad affrontare. 

Ovviamente, numerosi utenti hanno espresso indignazione e hanno chiesto l’immediata rimozione del filmato da internet. 

Katelyn si è servita di un applicazione per iPhone e smartphone, Live.Me, che trasmette in diretta i video girati dai suoi utenti ed è paragonabile a Facebook Live. Dopo la sua morte, il video del suicidio è diventato virale. 

Il filmato condiviso innumerevoli volte è arrivato anche su YouTube e su Facebook, dove è rimasto disponibile per diversi giorni fino a quando le società contattate anche dal quotidiano britannico The Independent lo hanno rimosso. Tuttavia, prima che venisse eliminato aveva già registrato quasi 40mila visualizzazioni. 

Se i principali social media hanno provveduto alla cancellazione, non è stato possibile farlo per altri siti dove il video è ancora disponibile e dove, in alcuni casi, genera perfino introiti pubblicitari ogni volta che un utente lo visualizza. 

Centinaia le proteste e le lamentele giunte al dipartimento di polizia della contea di Polk, in Florida, dopo la diffusione del video. Le autorità si sono limitate a esortare le persone a non aprire il video o visualizzarlo. 

“In segno di rispetto per la famiglia della vittima chiediamo che i cittadini di Polk County, e chiunque visualizzi o riceva un messaggio con il video, non lo guardi o lo cancelli”, hanno fatto sapere dall’ufficio della polizia locale. 

“Questi video mettono in luce la necessità urgente di proteggere i nostri bambini dai contenuti inadatti e nocivi, compresa la violenza e l’autolesionismo, attraverso la rimozione o il blocco dei contenuti o la verifica anagrafica degli utenti sulla rete”, ha dichiarato il capo della polizia Kenny Dodd alla stampa. 

Infine, non è la prima volta che i colossi della tecnologia sono stati al centro delle polemiche per aver permesso la circolazione di filmati inadeguati, poi condivisi attraverso le loro piattaforme.

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