L’incredibile caso della “paziente C1”: la ragazza ha solo metà cervello, ma un’intelligenza superiore alla media
La ragazza con metà cervello e un’intelligenza superiore alla media: il caso
Ha 18 anni e solo metà cervello, ma un’intelligenza superiore alla media: a raccontare la storia di questa paziente dell’Università di Chicago, il cui nome scientifico è C1, è New Scientist.
Una storia che sembra avere dell’incredibile: la giovane è nata senza l’emisfero sinistro del cervello, ma il suo quoziente intellettivo è comunque medio-alto e la 18enne è ora prossima ad iscriversi all’università. La medicina, naturalmente, ha una spiegazione: il cervello umano è plastico e, nel caso ne manchi una parte, ha facoltà di organizzarsi per riuscire a funzionare regolarmente.
“Non è una macchina a elementi fissi, che senza pezzi di ricambio smette di funzionare – ha spiegato Salvatore Maria Aglioti dell’IIT di Genova e della Fondazione Santa Lucia di Roma – È un set dinamico di reti neurali”.
A Chicago la 18enne è stata seguita fin da piccolissima e, soprattutto, il suo caso è stato confrontato con pazienti colpiti da ictus e con ragazzi sani. Il suo deficit, in sostanza, si è “autocompensato” e la sua condizione, davvero molto rara e definita emiidranencefalia, non le ha dunque causato particolari disagi a livello cognitivo.
La parte del cervello sana funziona anche per la parte non sana e, soprattutto, si è fatta carico di tutte le funzioni dell’emisfero mancante. C’è da dire che quello della 18enne è un caso davvero fortuito: non tutti i pazienti affetti da emiidranencefalia hanno potuto vivere con le stesse condizioni della paziente C1.
Di certo, essenziali per la ragazza sono state le cure dei medici e, soprattutto, gli stimoli della sua famiglia, che le hanno permesso di sviluppare tutto il suo potenziale.