La ragazza che aveva indotto al suicidio il fidanzato è stata giudicata colpevole di omicidio
Michelle Carter rischia fino a 20 anni di carcere per omicidio involontario. La sentenza verrà emessa il prossimo 3 agosto.
Michelle Carter è stata giudicata colpevole di omicidio involontario, per aver indotto al suicidio il fidanzato nel 2014. Il giudice Lawrence Moniz, della Corte dei Minori della Contea di Bristol, nel Massachusetts, ha dichiarato che la condotta di Michelle Carter verso Conrad Roy III non era solo immorale, ma anche illegale.
Rischia fino a 20 anni di carcere. La sentenza verrà emessa il prossimo 3 agosto.
Secondo i procuratori, la ragazza aveva inviato numerosi messaggi che istigavano al suicidio il fidanzato diciottenne.
Il 13 luglio 2014 il ragazzo è stato trovato morto per avvelenamento da monossido di carbonio nel suo pickup in un parcheggio di Fairhavens, in Massachusetts.
La sua ragazza, Michelle Carter, ha postato messaggi addolorati sui social media e ha raccolto denaro e organizzato eventi in suo nome per la consapevolezza delle malattie mentali. I suoi amici e la sua famiglia piangevano una vita così giovane spezzata da un suicidio.
Ma presto i procuratori hanno portato alla luce un’altra inquietante teoria su quanto accaduto. Sono comparsi dei messaggi inviati da Michelle al fidanzato in cui lei esortava Roy a uccidersi. Gli investigatori ritengono che abbia agito per attirare simpatie su di sé per il lutto.
“Hai bisogno di farlo, Conrad”, ha scritto la ragazza il giorno del suicidio del giovane, secondo quanto riportato dall’ufficio del procuratore del distretto di Bristol. “Sei pronto e preparato. Tutto quello che devi fare è accendere il generatore e sarai libero e felice”.
In un altro messaggio la ragazza scrive: “Sarai finalmente felice in cielo. Niente più dolore. Va bene essere spaventati ed è normale. Voglio dire, stai per morire”.
Mentre Conrad rispondeva esprimendo dubbi, lei continuava a insistere. “Pensavo volessi farlo. Il momento è quello giusto e tu sei pronto…fallo e basta piccolo”, scriveva. “Niente più rimandare. Niente più attesa”.
I messaggi mostrano che il ragazzo tentennava nel suo proposito di togliersi la vita e a un certo punto è uscito dal pick-up. “Torna in quella f*****a macchina”, ha risposto Michelle.
Per la madre del giovane non c’erano segnali che Conrad stesse per compiere un gesto del genere. “Pensavo fosse solo un po’ depresso”, ha detto.