Il quotidiano d’opposizione Cumhuriyet ancora nel mirino delle autorità turche
Restano in carcere i giornalisti arrestati lunedì scorso con l'accusa di avere legami con i militanti curdi e i gulenisti, e di aver sostenuto il fallito golpe di luglio
Le autorità turche hanno ordinato la custodia cautelare per nove tra dirigenti e giornalisti del quotidiano d’opposizione Cumhuriyet che erano stati arrestati lunedì, sabato 5 novembre 2016.
La detenzione del direttore e dello staff di Cumhuriyet è dovuta alle accuse circa il presunto sostegno del giornale secolarista al fallito colpo di stato di luglio. Le case delle persone fermate sono state perquisite.
Secondo i magistrati di Istanbul, il giornale, uno dei pochi rimasti a levare critiche nei confronti del presidente Recep Tayyip Erdogan, ha legami criminosi con i militanti curdi e con il movimento gulenista, entrambi oggetto di un severo giro di vite sin da quando il golpe è stato sventato.
Cumhuriyet era già stato preso di mira nelle persone dell’ex direttore Can Dundar e di Erdem Gul, arrestati lo scorso anno per aver divulgato informazioni secretate circa il coinvolgimento di Ankara nel conflitto civile siriano al fianco dei ribelli.
Il caso aveva attirato l’attenzione dei movimenti in difesa dei diritti umani e dei governi occidentali che criticano la gestione di Erdogan del post tentativo di colpo di stato e le ampie purghe messe in atto a tutti i livelli.
Oltre 110mila persone sono state sospese o rimosse dai propri incarichi e 37mila sono state arrestate.
Venerdì 4 novembre le autorità turche hanno anche arrestato i due leader del principale partito filo curdo, il Partito democratico del popolo (Hdp), e oggi hanno fermato altri nove funzionari oltre ai deputati del partito arrestati in precedenza.