Quindici anni di Vladimir Vladimirovich Putin
È stato presidente dal 1999 al 2008. Dopo un intervallo di 4 anni, dal 2012 è di nuovo il capo di stato
Esattamente 15 anni fa, il 26 marzo 2000, Vladimir Vladimirovich Putin vinceva per la prima volta le presidenziali russe.
All’epoca, Putin era in realtà già presidente ad interim della Russia, dopo che il 31 dicembre 1999 il suo predecessore Boris Eltsin si dimise.
Circa tre mesi più tardi, Putin riuscì a vincere le elezioni al primo turno con la maggioranza assoluta dei voti. Da quel momento, iniziò a essere l’uomo forte della Russia.
Non vive al Cremlino. Detesta traffico e smog, e per questo abita in un palazzo appena fuori Mosca. Ama svegliarsi quando il sole è già alto.
Va in piscina, in palestra e fa le immersioni, alternate in acqua calda e fredda. Non fa colazione prima di mezzogiorno e il suo pasto è da anni il medesimo: uova di quaglia, formaggio e spremuta.
Nei suoi uffici non esistono né televisori né collegamenti a internet. L’unica tecnologia di cui fa uso è ancora quella sovietica. La sola di cui Putin si fida. I suoi assistenti lo chiamano zar, devono parlare a voce bassa e tenere una distanza di almeno 3 metri.
L’unica che può avvicinarlo è la sua labrador nera, la sola capace di strappargli sorrisi. Fra le persone che vivono con Putin e che figurano come sui collaboratori spicca un assaggiatore di cibo: una delle più grandi paure del presidente è l’avvelenamento.
Ben Judah, nel suo libro Fragile Empire: How Russia Fell In and Out of Love with Vladimir Putin, ha trascorso 3 anni a intervistare persone vicine al presidente russo per ricostruire la giornata tipo dell’ex agente del Kgb.