Queste dieci nazioni sono meno ricche della squadra di governo di Trump
Politico ha sommato i redditi di coloro che faranno parte dell'amministrazione Trump: insieme superano i 35 miliardi di dollari
Donald Trump ha fatto campagna elettorale in difesa di coloro che sono stati dimenticati dalla politica di Washington, vincendo con il sostegno del voto operaio.
Ma adesso che sta presentando la squadra di governo, i ministri selezionati sono sicuramente più vicini all’elettorato tradizionale del partito repubblicano. Politico ha fatto i conti in base ai redditi di coloro che sono già stati scelti da Trump, o sono in lizza, per far parte dell’amministrazione. È venuto fuori che la squadra di governo vale una cifra intorno ai 35 miliardi di dollari di reddito annuo: più del Pil di molte nazioni al mondo.
Il 29 novembre Trump ha scelto come ministro della salute Tom Price, un critico della riforma sanitaria di Obama, e come ministra dei trasporti Elaine Chao, ministra del lavoro sotto l’amministrazione Bush.
Ma la nomina più attesa è quella di Steven Mnuchin, ex manager di Goldman Sachs, come ministro dell’Economia. Mnuchin è stato il capo finanziario della campagna di Trump e la sua eventuale nomina contrasterebbe con la retorica del tycoon verso la grande finanza e i poteri forti di Wall Street.
Trump potrebbe annunciare nelle prossime ore anche la nomina dell’investitore miliardario Wilbur Ross, 78 anni e una fortuna di 2,9 miliardi di dollari, come segretario del Commercio. Ross è considerato il re della bancarotta, per la sua attività di rilevare aziende in crisi che hanno grandi potenzialità sul fronte dei margini di profitto, ed è stato un fedele consigliere economico durante la campagna elettorale.
Betsy DeVos, con un patrimonio familiare di 5,1 miliardi di dollari, sarà il ministro dell’Istruzione. Da ardente sostenitrice della scuola privata – a detta dei suoi critici – potrebbe impoverire ulteriormente il sistema scolastico pubblico americano.
Harold Hamm, petroliere con un impero di 15,3 miliardi di dollari, è considerato uno dei principali candidati all’incarico di segretario dell’Energia.
Poi c’è Mitt Romney, che con la sua attività di private equity investitor ha un patrimonio di 250 milioni di dollari, è in lizza per l’incarico di segretario di Stato, nonostante la sua nota animosità nei confronti di Trump durante la campagna. Anche Rudy Giuliani, lasciata la politica, ha guadagnato decine di milioni di dollari con la sua società di consulenze legale e di lobby.
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