Perché secondo gli scienziati la fine del mondo è più vicina
Ogni anno un comitato composto anche da premi Nobel stabilisce la portata delle minacce a cui è sottoposto il pianeta, aggiornando il cosiddetto "Orologio dell'Apocalisse"
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Ogni anno, dal 1947, un comitato della rivista americana Bulletin of the Atomic Scientists si riunisce a Chicago per aggiornare il cosiddetto “Orologio dell’Apocalisse” (Doomsday Clock in inglese). La mezzanotte di questo orologio simboleggia la fine del mondo, mentre i minuti precedenti rappresentano la distanza ipotetica da tale evento.
L’orologio metaforico era fermo dal 2015 a tre minuti dalla mezzanotte. Quest’anno le lancette sono state spostate in avanti di un minuto, arrivando quindi a segnare le 23.58. Ciò indica che, rispetto agli anni precedenti, gli scienziati hanno rilevato un aumento delle minacce per il pianeta.
L’annuncio per il 2018 è arrivato giovedì 25 gennaio alle ore 16 ora italiana durante una conferenza stampa che si è tenuta a Chicago. Tra i membri del comitato che aggiorna ogni anno le lancette di questo orologio simbolico, ci sono eminenti scienziati.
L’organizzazione vanta infatti tra le sue fila ben 15 premi Nobel.
Quest’anno, anche a causa di Donald Trump, si è determinato lo spostamento delle lancette dell’Orologio dell’Apocalisse di 30 secondi verso la mezzanotte; secondo gli scienziati, infatti “la sua decisione di ritirarsi dall’accordo di Parigi, ha fatto tutto il possibile per allontanare il pianeta dalla possibilità di risolvere i problemi legati ai cambiamenti climatici”.
Per non parlare, ovviamente, della crescente minaccia nucleare rappresentata dalla Corea del Nord del dittatore Kim Jong-un, diventata sempre più realistica a che a causa delle discutibili capacità diplomatiche e negoziali del presidente degli Stati Uniti.
La decisione di far avanzare la lancetta dei minuti è stata determinata infine dalla paura circa le sorti del pianeta a causa “del deterioramento della sicurezza mondiale nel contesto di una crescente ignoranza sulle competenze scientifiche”.