Putin: “L’Occidente rischia di provocare una guerra nucleare che devasterebbe la civiltà”

Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin avverte i Paesi occidentali che se invieranno truppe in Ucraina rischieranno di scatenare una guerra nucleare che porterebbe alla “distruzione della civiltà”.

Putin lo ha detto durante il suo annuale discorso alla Duma, il parlamento russo, rispondendo all’ipotesi avanzata dal presidente francese Emmanuel Macron, che nei giorni scorsi non aveva escluso la possibilità di mandare soldati della Nato in Ucraina (ipotesi subito scartata dalla stessa Nato, dagli Stati Uniti e dall’Unione europea).

“Si è parlato della possibilità di inviare contingenti militari della Nato in Ucraina”, ha commentato il capo del Cremlino. “Ma ricordiamo il destino di coloro che un tempo inviavano i loro contingenti nel territorio del nostro Paese. Ora però le conseguenze per eventuali interventisti saranno molto più tragiche”.

Le nazioni occidentali, ha sottolineato Putin, “devono rendersi conto che abbiamo anche armi che possono colpire obiettivi sul loro territorio. Tutto ciò minaccia davvero un conflitto con l’uso di armi nucleari e la distruzione della civiltà. Non lo capiscono?”.

Il presidente russo ha ricordato gli insuccessi di coloro che nel corso degli ultimi secoli hanno provato a invadere la Russia, citando i casi della Germania di Adolf Hitler e della Francia di Napoleone Bonaparte.

“Ma ora le conseguenze saranno molto più tragiche”, ha minacciato Putin. “Pensano che (la guerra) sia una vignetta”, ha detto, accusando i politici occidentali di aver dimenticato cosa significhi davvero la vera guerra perché non hanno affrontato le sfide alla propria sicurezza che ha dovuto affrontare Mosca negli ultimi tre decenni.

“Le forze nucleari strategiche sono in uno stato di piena prontezza”, ha aggiunto il capo del Cremlino, che ha anche parlato del potenziamento delle truppe russe lungo i confini occidentali con l’Unione europea, dopo che Finlandia e Svezia hanno deciso di aderire alla Nato. Putin, tuttavia, ha respinto l’ipotesi di spingersi oltre l’Ucraine e attaccare Paesi europei bollandola come “una sciocchezza”.

Putin ha assicurato che Mosca non ripeterà l’errore dell’Unione Sovietica di lasciarsi trascinare dall’Occidente in una corsa agli armamenti che divorerebbe il suo bilancio: “Il nostro compito – ha detto – è quindi sviluppare il complesso industriale-difensivo in modo tale da aumentare il potenziale scientifico, tecnologico e industriale del Paese”.

Infine, il presidente russo si è dichiarato aperte alle discussioni sulla stabilità strategica nucleare con gli Stati Uniti, ma ha sostenuto che Washington non ha alcun interesse genuino nei colloqui ed è più concentrata nell’attribuire al Cremlino falsi obiettivi.

“Recentemente ci sono state sempre più accuse infondate contro la Russia”, ha affermato Putin. “Ad esempio si dice che presumibilmente dispiegheremo armi nucleari nello spazio. Tali insinuazioni sono uno stratagemma per trascinarci in negoziati alle loro condizioni, che sono favorevoli solo ai Stati Uniti”.

Secondo il presidente russo, “alla vigilia delle elezioni presidenziali, gli americani vogliono semplicemente mostrare ai loro cittadini e a tutti gli altri che sono ancora loro a governare il mondo”.

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