Un altro magnate del gas russo è stato ritrovato ucciso insieme alla sua famiglia
La polizia spagnola sta indagando sulla morte misteriosa di un dirigente del settore del gas russo, trovato impiccato fuori dalla sua villa spagnola, e di sua moglie e sua figlia ritrovate entrambe fatte a pezzi dentro la proprietà. Per gli investigatori una delle ipotesi più probabili sembra essere che Sergey Protosenya, 55 anni, abbia ucciso le due donne con un’accetta e un coltello prima di togliersi la vita nel cortile della sua villa a Lloret de Mar, in Costa Brava.
Tuttavia, secondo il quotidiano locale El Punt Avui, non tutte le prove porterebbero a questa conclusione, poiché non è stato rinvenuto alcun biglietto d’addio nella proprietà e sembra siano state adottate misure per eliminare le impronte digitali dalle armi usate. L’indagine, hanno riferito le autorità locali, è ancora in corso. I tre corpi sono stati ritrovati martedì, il giorno dopo il ritrovamento dei cadaveri di un altro multimilionario russo, Vladislav Avayev, 51 anni, di sua moglie Yelena, 47, e della loro figlia Maria, di 13, nel loro appartamento di Mosca – tutti con ferite da arma da fuoco.
In entrambi i casi gli uomini appartenevano al settore del gas russo, in cui molte compagnie hanno subito sanzioni dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina di Vladimir Putin. Protosenya, che aveva accumulato una fortuna pari a 400 milioni di euro, era stato vice presidente del consiglio d’amministrazione della società del gas Novatek per sette anni. Avayev era stato presidente della Gazprombank, una banca creata per lavorare al servizio del gigante del gas Gazprom, oltre ad aver servito come funzionario al Cremlino.