Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il Libano taglia gli stipendi dei politici del 50 per cento per calmare le proteste

Immagine di copertina
Proteste a Beirut Credit: Twitter

Il Libano taglia del 50 per cento gli stipendi dei politici

In Libano, per rispondere alle violente proteste che da quattro giorni scuotono il paese, il consiglio dei ministri guidato da Saad Hariri approverà un taglio agli stipendi di ministri, parlamentari e del presidente della Repubblica pari al 50 per cento. Una misura che si applica anche a chi è ormai in pensione.

A far scendere il popolo in piazza giovedì è stata una tassa sulle chiamate via WhatsApp e altri servizi di messaggeria, poi ritirata.

La proposta del taglio dei parlamentari

Il documento della proposta del taglio dei parlamentari è stato anticipato dall’agenzia Reuters e sarà approvato lunedì dal Consiglio dei ministri guidato da Saad Hariri.

Nel pacchetto di misure che sarà approvato lunedì è previsto un prestito di 3.3 miliardi di dollari dalle banche private alla Banca centrale libanese in modo da ridurre il deficit per il 2020 “a un punto vicino allo zero”. In programma anche la privatizzazione dei servizi di telecomunicazioni ancora in mano allo Stato e una riforma globale del settore energetico, assolutamente carente.

Per i cittadini non ci saranno nuove tasse. La crisi economica nel Paese dei cedri va avanti da mesi: qualche settimana fa le polemiche avevano travolto Hariri quando il New York Times aveva rivelato che aveva regalato 16 milioni di dollari presi dai suoi privati a una modella sudafricana.

Il bilancio delle proteste in Libano

Nel weekend le strade delle principali città libanesi sono state invase dalle più grandi manifestazioni degli ultimi anni. Migliaia di persone hanno gridato “rivoluzione” e “la gente vuole la caduta del governo”, slogan reso famoso dalle Primavere arabe del 2011.

A innescare la protesta è stata la proposta, giovedì, di una tassa sulle chiamate via Whatsapp e altri servizi di messaggeria. Il governo ha ritirato l’idea subito dopo averla proposta, ma la protesta a quel punto si era già allargata fino a coinvolgere l’intero sistema politico, le altre misure di austerità proposte e la carenza di servizi e infrastrutture: nelle strade, come non accadeva da anni, si è vista gente normale, la cosidetta società civile, senza bandiere di partito nè affiliazioni religiose. Una rarità in un Paese perennemente dominato dallo scontro fra gruppi politici e religiosi.

Il bilancio della notte di scontri tra manifestanti e polizia a Beirut e in altre regioni del Libano è di due morti e oltre 60 feriti. Lo riferisce l’agenzia libanese Nna, precisando che i due morti sono di nazionalità siriana e che sono rimasti soffocati durante un incendio scoppiato in un negozio nel centro della capitale durante i disordini.

Leggi anche:
> Il Libano vuole tassare le telefonate su Whatsapp: disordini e caos nel paese
> Qui tutte le ultime notizie di esteri
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: 45.317 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “11 vittime in tre raid notturni di Israele sulla zona per sfollati di al-Mawasi". Iraq, media libanesi: “Milizie filo-iraniane accettano di cessare gli attacchi contro Israele e di non interferire nella transizione politica in Siria”
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: 45.317 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “11 vittime in tre raid notturni di Israele sulla zona per sfollati di al-Mawasi". Iraq, media libanesi: “Milizie filo-iraniane accettano di cessare gli attacchi contro Israele e di non interferire nella transizione politica in Siria”
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Gli Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"