Quindicenne uccide a coltellate la prof e un compagno di classe
Prof uccisa a coltellate – Si era portato un coltello a scuola e poi, all’improvviso, dal nulla, si è scagliato contro la sua professoressa e alcuni compagni di classe.
Un quindicenne è stato preso da una furia omicida che ha provocato la morte della docente e di un compagno, mentre altri due adolescenti sono stati ricoverati in ospedale feriti in condizioni gravi e sono stati operati d’urgenza. La notizia ha fatto il giro del mondo, finendo anche sui siti di autorevoli testate statunitensi come il Washington Post o il New York Times.
Il fatto è accaduto questa mattina in una scuola superiore di Stolbtsy, piccola città della Bielorussia, a circa 65 chilometri dalla capitale Minsk. Da pochi minuti era suonata la campanella che determina l’inizio delle lezioni, quando lo studente, all’improvviso, ha tirato fuori il coltello, aggredendo alcuni dei presenti in classe.
La prof è stata uccisa a coltellate. Dopo l’aggressione, il 15enne si è dato alla fuga.
La polizia, una volta sulle sue tracce, lo ha intercettato e fermato qualche ora dopo. L’adolescente, la cui identità non è stata rivelata dalle autorità bielorusse, si trova ora detenuto.
La polizia ha reso noto di non sapere il motivo per cui il 15enne abbia aggredito e ucciso la sua insegnante e il compagno di classe: le indagini si concentreranno anche e soprattutto su questo.
La negli istituti di istruzione sta causando sempre più preoccupazione: gli episodi di violenza ai danni degli insegnanti infatti sono sempre più frequenti e vedono protagonisti tanto i genitori quanto gli alunni. I risultati di un’indagine condotta in Europa mostrano che il 12 per cento dei lavoratori del settore dell’istruzione ha riferito di aver subito intimidazioni.
Questi comprendono insulti, minacce, aggressioni fisiche o psicologiche contro personale in servizio. Gli episodi di violenza possono anche avere uno sfondo razzista o sessuale. In particolare, i lavoratori del settore dell’istruzione possono essere vittime di violenza perché gli aggressori li identificano con l’istituzione o il sistema. Come nel caso di questo ragazzo di Stolbtsy che ha ucciso la prof a coltellate.