Il principe Harry ha rivelato i suoi problemi psicologici legati alla morte della madre
Harry, 32 anni, ha confessato di aver frequentato uno psicoterapeuta e di essere stato vicino a un esaurimento nervoso negli ultimi anni
Sta facendo molto scalpore nel Regno Unito una recente intervista del principe Harry, figlio di Carlo d’Inghilterra e Diana Spencer, in cui il nipote della regina ha rotto il protocollo della riservatezza reale per rivelare le sue difficoltà psicologiche dovute alla morte della madre nel 1997.
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Parlando con Bryony Gordon, la conduttrice di un podcast dedicato alla malattia mentale affiliato al quotidiano britannico The Telegraph, Harry, 32 anni, ha confessato di aver frequentato uno psicoterapeuta e di essere stato vicino a un esaurimento nervoso negli ultimi anni per il fatto di aver rifiutato di affrontare per anni il trauma della morte di Diana.
Secondo quanto detto nell’intervista radiofonica, il principe secondogenito della famiglia reale avrebbe “bloccato tutte le sue emozioni” per quasi due decenni dopo aver perso sua madre all’età di dodici anni. Solo a 28 anni avrebbe cercato una consulenza psicologica dopo aver avuto la sensazione di essere “sul punto di prendere a pugni qualcuno” e “sull’orlo di un esaurimento nervoso” dopo aver accumulato per così tanto tempo questa tensione interiore.
L’intervista è stata concessa proprio per far sì che il silenzio che circonda i problemi mentali possa essere sempre meno frequente. Una battaglia che Harry, insieme a suo fratello William e alla duchessa di Cambridge Kate, ha portato avanti anche con l’associazione Heads Together, dedicata proprio alla salute mentale.
“Posso tranquillamente dire che la perdita di mia madre all’età di dodici anni, e poi il fatto di bloccare tutte le mie emozioni negli ultimi vent’anni, hanno avuto un effetto molto grave non solo sulla mia vita personale, ma anche sul mio lavoro. Sono stato probabilmente molto vicino a un esaurimento completo in numerose occasioni, quando ogni tipo di dolore, bugie e malintesi tornano a galla da ogni angolo”, ha detto Harry nel podcast.
Il principe ha detto che consultare uno psicologo “un paio di volte, anzi più di un paio di volte”è stata un’ottima idea, così come quella di sfogarsi grazie alla boxe e di parlare di sua madre, cosa che aveva rifiutato di fare per anni e che l’aveva portato a due anni di “caos totale” poco prima dei trent’anni: “Il mio modo di affrontare la cosa consisteva nel mettere la testa sotto la sabbia, rifiutandomi di pensare a lei, perché a che cosa sarebbe servito? Pensavo che mi avrebbe solo reso più triste. Quando avevo 20, 25 o 28 anni mi dicevo ‘la vita è bella’, ma poi ho iniziato a parlarne e all’improvviso tutto il lutto che non avevo mai affrontato è tornato a galla. Mio fratello, Dio lo benedica, è stato di enorme aiuto, mi diceva che non era normale non parlarne con qualcuno, e che era normale invece cercare aiuto. Grazie a questo processo fatto negli ultimi due anni e mezzo ora riesco ad affrontare il mio lavoro e la mia vita privata più seriamente”.
Questo l’audio dell’intervista al podcast del Telegraph in cui il principe Harry ha confessato le sue difficoltà:
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