Il premier della Lettonia si è dimesso
Lunedì 7 dicembre 2015, il primo ministro donna lettone, Laimdota Straujuma, ha rassegnato le proprie dimissioni a causa dello scontento generale verso il suo operato
Lunedì 7 dicembre 2015 il primo ministro donna della Lettonia, Laimdota Straujuma, ha rassegnato le proprie dimissioni in seguito alle controversie sorte all’interno della coalizione di centrodestra di cui è alla guida e alle lamentele ricevute per la sua gestione politica.
Straujuma ha annunciato la sua scelta dopo aver incontrato il capo di stato lettone Raimonds Vejonis. Le dimissioni dovrebbero condurre alla nomina di un nuovo leader scelto tra i membri della coalizione di maggioranza.
“È stata una decisione ben ponderata. Il governo ha bisogno di ripartire per andare avanti”, ha detto l’ex primo ministro in un’intervista ai giornalisti locali. Ha poi proposto il ministro degli interni Rihards Kozlovskis come eventuale sostituto.
La coalizione di cui fa parte Straujuma ha vinto le elezioni nel 2014 dopo aver preso una posizione molto dura in relazione agli interventi della Russia in Ucraina.
La Lettonia, che è membro della Nato e dell’Unione europea, ha supportato l’imposizione di sanzioni economiche da parte dell’Europa nei confronti di Mosca per aver annesso la Crimea e per aver sostenuto i separatisti pro-Russia nell’Ucraina orientale.
All’interno della coalizione si trovano il partito dell’Unità, l’Alleanza Nazionale e l’Unione dei Verdi e dei Contadini. Molti dei suoi membri non sono rimasti tuttavia soddisfatti dal modello di leadership di Straujuma.
Il Presidente Vejonis ha detto di essere dispiaciuto per “le controversie politiche” che hanno fatto naufragare il governo e ha sollecitato i partiti a fornire una nuova direzione al paese in tempi brevi.
Alcuni temono che le comunità russe della Lettonia possano diventare un elemento d’instabilità in grado di destabilizzare la regione. Mosca, in questo senso, ha a lungo protestato in passato per la condizione dei diritti dei gruppi etnici russi presenti nei paesi baltici.
Nel corso degli ultimi mesi il governo lettone ha preso una forte posizione in materia di sicurezza. Il premier dimissionario Straujuma ha aumentato le spese per la Difesa e si è unita al fianco di Estonia e Lituania per ottenere una maggiore presenza della Nato nella regione.
La vittoria di Straujuma aveva portato un sospiro di sollievo a coloro i quali erano preoccupati che il partito filo-russo avesse potuto ottenere maggior potere e così vedere nel presidente della Russia Vladimir Putin un importante collaboratore.