Il prete sbaglia la formula per decenni: migliaia di fedeli devono battezzarsi di nuovo
Per ben 26 anni un prete ha sbagliato la formula, e ora migliaia di fedeli devono ripetere il battesimo perché considerato non valido. Padre Andres Arango, prete della Chiesa di San Gregorio, Phoenix (Stati Uniti), per oltre due decenni ha infatti detto “ti battezziamo” anziché il corretto “io ti battezzo”. Una formula errata che non solo rende nullo il battesimo a quanti lo hanno ricevuto in questi anni, ma di conseguenza anche tutti i successivi sacramenti. Un vero e proprio disastro liturgico. Dopo l’errore, il sacerdote si è dimesso dal suo incarico scusandosi con i fedeli.
Ma ormai la frittata era fatta, per cui il vescovo della diocesi, Thomas Olmsted, ha informato i fedeli che “i battesimi compiuti dal reverendo Andres Arango non sono validi”. L’errore è stato scoperto circa sei mesi fa. “Dopo un attento studio da parte dei funzionari diocesani – si legge in una comunicazione ufficiale apparsa sul sito della chiesa – e dopo aver consultato la Congregazione per la dottrina della fede a Roma” è stato deciso che la formula usata dal parroco “Ti battezziamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” non può essere ritenuta accettabile perché “non è la comunità che battezza una persona” ha fatto sapere il vescovo, “ma è Cristo, e Lui solo, che presiede tutti i sacramenti, e dunque è Gesù che battezza”.
Per i malcapitati fedeli, dunque, tutto da rifare. Si tratta di migliaia di persone, che al momento di fatto non risultano battezzate. “Sono sinceramente dispiaciuto – ha scritto il vescovo – che questo errore abbia provocato un’interruzione della vita sacramentale di un certo numero di fedeli. Questo è il motivo per cui mi impegno a compiere ogni passo necessario per porre rimedio alla situazione per tutti coloro che sono stati colpiti”. Dalla diocesi specificano anche che chi è stato battezzato con la formula errata e ha ricevuto in seguito altri sacramenti, come ad esempio la cresima, dovrà ripeterli tutti.
Oltre alle dimissioni, padre Arango si è scusato direttamente con i fedeli colpiti dal suo sbaglio: “Mi rattrista apprendere di aver eseguito battesimi non validi durante il mio ministero sacerdotale usando regolarmente una formula errata. Mi rammarico profondamente del mio errore e di come questo abbia colpito molte persone”. Quello che all’occhio dei profani può sembrare un cambiamento di poco conto, è invece un grave errore dal punto di vista liturgico. Le parole pronunciate così come l’insieme degli altri rituali “sono un aspetto cruciale di ogni sacramento” spiegano dalla diocesi di Phoenix. Se ad esempio “un sacerdote usa il latte al posto del vino durante la Consacrazione dell’Eucaristia, il sacramento non è valido”.