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Home » Esteri

La Grecia riceverà un ulteriore prestito di 8,5 miliardi di euro

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La nuova tranche di aiuti permetterà al governo ellenico di rimborsare i propri creditori fino al 2018. Atene spera di ottenere un sostanzioso taglio del proprio debito alla fine del programma di salvataggio

Il 7 luglio l’Eurozona concederà un prestito pari a 8,5 miliardi di euro alla Grecia per permettere al governo ellenico di rimborsare i creditori ed evitare il fallimento.

“Il Consiglio di amministrazione del Meccanismo europeo di stabilità (Esm) ha approvato oggi la terza tranche di 8,5 miliardi di euro di contributi alla Grecia”, si può leggere in una dichiarazione del fondo di salvataggio dell’area euro.

I 19 ministri delle finanze dell’eurozona avevano già raggiunto un accordo per sbloccare i fondi necessari nel giugno 2017 ma il pagamento era stato ritardato per motivi legali.

All’epoca, la Spagna si era infatti opposta al pagamento finché non fosse concluso il contenzioso aperto dalla Grecia contro i funzionari europei in relazione al piano di privatizzazione proposto ad Atene dalla Troika.

Una procedura conclusa proprio il 7 luglio. “La decisione di oggi dimostra che la Grecia ha completato le riforme richieste in questa fase”, ha dichiarato il direttore generale dell’Esm, Klaus Regling.

“Il governo dovrebbe continuare su questa strada per costruire un’economia competitiva e riacquistare la fiducia degli investitori”, ha aggiunto Regling.

Il commissario europeo per gli affari economici Pierre Moscovici, ex ministro francese delle finanze e dell’economia, ha dichiarato che tutte le parti hanno lavorato insieme per raggiungere questo risultato.

“I partner della Grecia riconoscono gli incredibili sforzi compiuti dal popolo greco per stabilizzare l’economia. Questo pagamento apre un nuovo capitolo per la Grecia, le cui parole chiave devono essere posti di lavoro, investimenti e ripresa a beneficio di tutti”, ha dichiarato Moscovici.

Questo nuovo prestito permetterà alla Grecia di onorare i propri obblighi fino al 2018, con Atene che spera di riuscire a ottenere un significativo taglio del proprio debito alla conclusione del programma di salvataggio.

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