Il primo ministro libanese Hariri è detenuto in Arabia Saudita, secondo il presidente del Libano
Il premier Hariri non ha fatto ritorno al Libano da quando, lo scorso 4 novembre, ha rassegnato le dimissioni mentre si trovava in Arabia Saudita
Il presidente del Libano Michel Aoun ha detto per la prima volta pubblicamente che l’Arabia Saudita ha sottoposto a fermo il primo ministro libanese Saad al-Hariri e lo ha definito un “atto di aggressione contro il Libano”, mercoledì 15 novembre 2017.
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“Nulla giustifica il mancato ritorno di Hariri per 12 giorni. Per questo motivo lo considero trattenuto. Questa è una violazione degli accordi di Vienna sui diritti umani”, ha detto Aoun ad un incontro con i giornalisti e i media libanesi.
Intanto, il ministro degli Esteri francese ha fatto sapere che incontrerà il 16 novembre Hariri in Arabia Saudita, dopo che già il presidente francese Emmanuel Macron si era recato nel paese la settimana scorsa, smentendo le voci sull’arresto del premier libanese.
Hariri ha rassegnato le sue dimissioni lo scorso 4 novembre, con un video trasmesso mentre si trovava in viaggio in Arabia Saudita. L’indomani Aoun aveva detto che non avrebbe deciso se respingere o accettare le dimissioni del premier fino a quando non fosse ritornato in Libano.
“Non possiamo attendere oltre e perdere tempo. Gli affari di stato non possono essere fermati”, ha scritto Aoun su Twitter.
Aoun ha sottolineato che considera detenuta anche la famiglia di Hariri.
Domenica 12 novembre il presidente libanese aveva detto che la libertà di Hariri a Riad era stata sottoposta a restrizioni, avanzando dei dubbi sulle dichiarazioni del primo ministro e del suo ufficio, che avevano smentito questa circostanza.
Ma il commento di Aoun mercoledì va oltre, sostenendo per la prima volta che Hariri sia stato trattenuto dalle autorità saudite.
L’Arabia Saudita nega di aver trattenuto Hariri contro il suo volere o di avergli imposto di dimettersi.
In un tweet di martedì 14 novembre il primo ministro dimissionario ha scritto che sarebbe rientrato in Libano nell’arco di due giorni.