Il presidente del Kenya ha commutato tutte le condanne a morte in ergastoli
Si tratta di quasi 3mila condannati, per lo più uomini. Oltre cento detenuti hanno invece ricevuto la grazia
Il presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, ha commutato in prigione a vita tutte le condanne a morte emesse nel paese dell’Africa centrale.
L’ufficio stampa del presidente keniota ha reso noto lunedì 24 ottobre che i 2.747 detenuti nel braccio della morte, 2.655 uomini e 92 donne, sconteranno ora condanne a vita.
Kenyatta ha inoltre firmato la grazia per buona condotta a 102 detenuti condannati a scontare un lungo periodo di carcere.
Muthoni Wanyeki, direttore regionale di Amnesty International per l’Africa orientale, afferma che la decisione di commutare tutte le condanne a morte porta il Kenya più vicino alla crescente comunità di nazioni che hanno abolito la pena di morte.
Una decisione simile era stata già presa nel 2009 dall’allora presidente Mwai Kibaki.
L’ultima esecuzione capitale per impiccagione in Kenya risale al 1987.
Sono molte le nazioni africane che mantengono la pena di morte nella loro costituzione come eredità del passato coloniale.