Preservativi usati, lavati e rivenduti come nuovi: oltre 300mila pezzi sequestrati in Vietnam
Maxi sequestro di preservativi in Vietnam. Rimodellavano profilattici usati rivendendoli come nuovi: la scoperta è stata effettuata dalla polizia locale, che ha sequestrato oltre 300mila pezzi. Secondo le prime ricostruzioni, i preservativi usati venivano inzuppati in acqua bollente e rimodellati su un fallo di legno per essere rivenduti come nuovi. A rilanciare la notizia è l’Indipendent. Adesso migliaia di persone sono a rischio infezione.
Si tratta di circa 345mila preservativi, per un totale di 360 chilogrammi, sequestrati da un magazzino vicino a Ho Chi Minh City, a seguito di una soffiata di un residente. Vietnam Television ha mostrato dozzine di grandi sacchi contenenti i profilattici usati sparsi sul pavimento dell’edificio a Binh Duong. Durante il blitz è stata arrestata una donna, la quale ha riferito qual era l’assurda prassi: i profilattici usati sono stati prima bolliti in acqua, poi essiccati e rimodellati su un fallo di legno prima di essere riconfezionati e rivenduti. La donna ha aggiunto di aver ricevuto 0,17 dollari (13 centesimi) per ogni chilogrammo di preservativi riciclati che ha prodotto.
I preservativi riciclati venivano rivenduti nei mercati locali, anche se non si sa ancora quanti ne sono stati effettivamente venduti prima del sequestro. La persona che ha affittato il magazzino ha detto di aver ricevuto “un numero imprecisato mensile di preservativi usati da una persona sconosciuta”, come riporta il quotidiano di Stato.
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