Ucraina, il premier Oleksiy Goncharuk si dimette dopo un audio in cui criticava il presidente Zelensky
Il primo ministro ucraino Oleksiy Goncharuk ha presentato le sue dimissioni dopo la diffusione di un’intercettazione in cui lamentava la scarsa conoscenza dell’economia del presidente Volodomyr Zelensky.
Nell’audio, il premier affermava che Zelensky “non capisce come funziona l’economia”.
Goncharuk, tuttavia, si è difeso su Facebook, affermando che l’audio “ha creato artificialmente un’impressione che io e il mio team non rispettiamo il presidente”. “Questo non è vero”, ha detto. “Ho assunto questo incarico per svolgere il programma del presidente”.
Il primo ministro, travolto dalle critiche, ha comunque deciso di lasciare l’incarico: “Ho scritto la lettera di dimissioni per eliminare ogni dubbio sul mio rispetto e la mia fiducia nel presidente”.
L’ufficio presidenziale ha risposto che il presidente esaminerà la lettera di dimissioni. Il ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Agricoltura Timofiy Mylovanov, che era presente alla riunione segreta registrata, ha espresso sostegno per Goncharuk, definendolo “il miglior primo ministro nella storia dell’Ucraina”.
Mylovanov ha detto che Goncharuk è stato preso di mira dagli oppositori della sua lotta contro la corruzione, con l’obiettivo di avere come premier una figura più disonesta.
Le dimissioni di Goncharuk arrivano a pochi giorni da quelle del premier russo Dmitry Medvedev. Quest’ultimo si è dimesso per ragioni del tutto diverse, e legate alla riforma costituzionale progettata dal presidente Vladimir Putin.
Lo stesso Medvedev aveva detto che “ritiene giusto, sulla scia delle proposte di modifica della costituzione, che il governo rassegni le dimissioni”.
Tuttavia, le dimissioni dei primi ministri di Ucraina e Russia risultano rilevanti per le vicende politiche che riguardano queste due nazioni, attualmente impegnate in un complesso processo di riappacificazione dopo l’annessione russa della Crimea e la guerra civile tra separatisti russi e ucraini nella regione del Donbass.