La premier neozelandese Jacinda Ardern ha partorito una bambina
La prima ministra neozelandese Jacinda Ardern ha dato alla luca la sua prima figlia, partorendo all’Auckland City Hospital e diventando la seconda leader eletta del mondo nella storia moderna a partorire durante il suo mandato.
È stata la stessa Ardern a darne notizia pubblicamente, con una foto e un post pubblicato su Instagram.
“Ci sentiamo molto fortunati ad avere avuto una bambina che è arrivata alle 16.45 e pesa 3.31kg. Grazie mille per i vostri auguri e la gentilezza. Sta andando tutto davvero bene grazie alla meravigliosa squadra dell’Auckland City Hospital”, ha scritto Ardern.
La prima donna eletta a partorire durante il suo mandato nella storia moderna è stata Benazir Bhutto, ex premier del Pakistan, nel 1990.
Jacinda Ardern, 37 anni, leader del partito labourista, era stata eletta a ottobre 2017, divenendo la premier più giovane del paese dal 1856.
Insieme al partner Clarke Gayford aveva annunciato la sua gravidanza a gennaio 2018.
“Volevamo una famiglia ma non eravamo sicuri che potesse accadere, per cui la notizia è stata inaspettata ma emozionante”, ha detto.
Sarà in maternità per sei settimane, durante le quali sarà sostituita dal suo vice Winston Peters.
Verrà comunque aggiornata leggendo i documenti del governo durante queste settimane.
Dopo questo periodo, sarà il suo partner a restare a casa a badare alla figlia.
Ad Ardern sono arrivate le congratulazioni dall’ex prima ministra della Nuova Zelanda Helen Clark e del premier australiano Malcolm Turnbull.
Prima di essere eletta, ad agosto 2017, Ardern era finita sui giornali di tutto il mondo per una risposta data a un giornalista proprio sul tema della maternità.
Il suo interlocutore, Mark Richardson, sosteneva che i neozelandesi avessero il diritto di conoscere i suoi eventuali progetti di maternità prima di decidere se votarla o meno.
“È davvero inaccettabile nel 2017 sostenere che le donne debbano rispondere a questa domanda sul posto di lavoro”, aveva risposto Ardern. “È una decisione che spetta alla donna quando avere figli, non deve avere conseguenze sul fatto di ottenere o meno un lavoro. Dovremmo essere giudicate per ciò che sappiamo fare, non per la nostra vita privata, invece tutte le donne affrontano questo pregiudizio continuamente”.