La popolazione più sana del mondo
Uno studio scientifico dimostra come gli Tsimane, che vivono nell'Amazzonia boliviana, presentino una bassa incidenza di malattie cardiovascolari come infarti e ictus
In Bolivia vive la popolazione con i cuori più sani al mondo: loro sono gli Tsimane che abitano nel cuore dell’Amazzonia boliviana. A evidenziare questa scoperta è stato uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Lancet il 17 marzo 2017 e presentato presso l’American College of Cardiology.
Lo studio è durato quasi un decennio, dal 2004 al 2015, e ha preso in esame le popolazioni di 85 villaggi Tsimane di età compresa tra i 40 e i 90 anni.
La ricerca mostra come molti dei soggetti presi in esame abbiano riportato dei valori di incidenza di malattie coronariche più bassi rispetto a qualsiasi altra popolazione registrata fino a oggi. “È senza dubbio un popolo incredibile”, hanno commentato gli autori della ricerca. “Un’ottantenne della tribù presentava l’età vascolare di un americano di 55 anni”.
I ricercatori hanno messo in luce come in questa popolazione indigena siano sconosciuti gli infarti e gli ictus. Ciò è collegato essenzialmente a una dieta ricca di carboidrati e a tanto movimento. Lo studio ha evidenziato come i membri della comunità Tsimane hanno cinque volte meno probabilità di sviluppare malattie al cuore – come l’arteriosclerosi coronarica o l’ispessimento delle arterie – rispetto alla popolazione statunitense.
Per completare lo studio, i ricercatori si sono serviti di un campione composto da 700 individui di età superiore ai 40 anni.
Dagli esami condotti su quasi un migliaio di cuori umani, sono emersi i seguenti dati: quasi nove individui su dieci avevano le arterie pulite, prive di calcificazioni. Gli Tsimane boliviani contano all’incirca 16mila unità, in prevalenza dediti alla caccia, alla pesca e all’allevamento che praticano sulle rive del fiume Maniqui, nella foresta amazzonica.
Abitano in capanne di paglia senza elettricità o comfort moderni. Il loro modo di vivere non ha alcun elemento in comune con quello delle popolazioni più progredite, ma proprio per questo motivo, sostengono numerosi scienziati, “vivono in salute”.
Per giungere a questi risultati, i ricercatori hanno cercato segni di calcio nelle arterie coronariche analizzate (Cac) che prelude all’ostruzione dei vasi sanguigni e agli attacchi di cuore. Gli studiosi hanno esaminato 705 cuori rivelando che nei soggetti presi in considerazione, nessun Tsimane presentava delle calcificazioni nelle arterie.
Lo stesso dato è emerso prendendo in esame soggetti più adulti ( di età compresa fra i 70 e gli 80 anni). Anche in questo caso è emerso che il livello di calcificazione nelle arterie è molto più basso rispetto a ogni altra popolazione. Dati simili sono stati registrati tra le donne giapponesi, ma in un contesto di vita totalmente diverso.
La salute fisica degli Tsimane è legata soprattutto al tipo di vita condotta e all’alimentazione assunta: il 17 per cento della loro dieta è composta da un mix di carni di cinghiale, tapiro e capibara (il più grande roditore del mondo). L’altro 7 percento è costituito da pesci d’acqua dolce, fra cui piranha e pesci gatto.
Il resto proviene da fattorie a conduzione familiare in cui crescono riso, mais, radici di manioca (patate dolci) e platano (simile alla banana). Tutto è condito e integrato con frutta e noci.
Il loro regime alimentare è così composto: il 72 per cento delle calorie provengono dai carboidrati, il 14 percento da grassi, la maggior parte dei quali non “saturi”: gli Tsimane consumano più carne magra.
Inoltre, la popolazione è più attiva fisicamente con una media per gli uomini di 17mila passi al giorno e per le donne di 16mila. Anche chi ha superato la soglia dei 60 anni ha un conteggio dei passi che arriva a oltre 15mila.
“Gli Tsimane raggiungono un livello notevole di esercizio fisico”, ha spiegato Gregory Thomas, uno degli autori della ricerca che lavora presso il centro medico Long Beach Memorial in California. “Possono passare quasi sei ore al giorno in movimento, specialmente coloro dediti alla caccia che percorrono grandi distanze”.
Tuttavia, se la salute del loro cuore non è posta in discussione, gli Tsimane sono soggetti ad altre malattie, come ha sottolineato un cardiologo e professore di medicina cardiovascolare dell’Università di Sheffield, Tim Chico. “I due terzi di loro soffre di vermi intestinale e conducono una vita molto dura, senza acqua fresca, fognature ed elettricità”. “Anzi – ha precisato Chico – gli Tsimane hanno fatto registrare un’altissima incidenza di infezioni come la tubercolosi”.