Un poliziotto canadese è stato condannato per aver ucciso un adolescente
Anche in Canada come negli Stati Uniti episodi di brutalità e uso eccessivo della forza da parte delle forze dell'ordine hanno causato vittime, spesso di colore
Un agente della polizia di Toronto è stato condannato a sei anni di carcere per aver sparato e ucciso un adolescente tre anni fa. Secondo gli attivisti, raramente in Canada la polizia paga per i reati connessi all’uso eccessivo della forza.
L’episodio, risalente al 2013, si è svolto su un tram. Il ragazzo, il 18enne Sammy Yatim originario della Siria, impugnava un coltello. La reazione eccessiva dell’agente che aveva sparato diverse volte era stata ripresa in un video di sorveglianza e diffusa, causando un’ondata di proteste nella città canadese.
In gennaio, James Forcillo era stato ritenuto colpevole di tentato omicidio per aver sparato numerose volte contro la vittima. Era stato invece assolto dall’accusa di omicidio di secondo grado.
La sentenza emessa giovedì 28 luglio 2016 arriva a pochi giorni dalla morte di un uomo di colore malato di mente dopo l’arresto da parte della polizia di Ottawa.
Questi episodi ricordano da vicino simili eventi occorsi negli Stati Uniti, dove la brutalità della polizia è spesso rivolta contro gli afroamericani.
Lo scorso anno, un poliziotto di Toronto uccise Andrew Loku, un immigrato sudanese di 45 anni con disturbi psichici, ma non venne formulata alcuna accusa.
Nel caso di Forcillo, il procuratore aveva chiesto tra gli otto e i dieci anni, mentre la difesa chiedeva due anni di domiciliari. L’uomo può ancora ricorrere in appello.
(Qui sotto il video della sparatoria)