Siria: la polizia greca lancia gas lacrimogeni sui migranti al confine con la Turchia
Polizia greca lancia gas lacrimogeni sui migranti al confine con la Turchia
La polizia greca ha lanciato gas lacrimogeni per respingere i migranti in arrivo dalla Turchia, in seguito alla riapertura del confine con l’Ue, decisa ieri sera da Ankara.
I lacrimogeni sono stati lanciati contro un gruppo di alcune centinaia di migranti, tra cui donne e minori, che stavano attraversando a piedi il confine di Edirne-Pazarkule, prima di essere respinti da lacrimogeni e cariche della polizia. A riportare la notizia l’inviata sul posto della Cnn turca.
Generali russi e americani hanno discusso la situazione in Siria in una telefonata, mentre aumentano le tensioni sul campo dopo l’uccisione di soldati turchi da parte delle forze aeree di Damasco appoggiate da Mosca.
La Turchia ha infatti fatto sapere che non fermerà più i migranti che vogliono andare in Europa.
Lo rendono note fonti turche dopo i raid nel nord della Siria che hanno ucciso 33 soldati turchi. “Non chiuderemo più i nostri confini ai rifugiati che vogliono andare in Europa”, ha detto un alto funzionario turco che è voluto rimanere anonimo.
La decisione, ha rivelato, è stata presa nella notte durante un consiglio di sicurezza straordinario presieduto dal presidente Rece Tayyip Erdogan. Secondo i media turchi, stamattina gruppi di migranti si stanno dirigendo verso il confine con la Grecia, nell’ovest della Turchia.
Poche ore dopo offensiva e controffensiva, centinaia di migranti in Turchia si sono diretti verso i confini dei vicini Paesi europei approfittando del lasciapassare turco. Le immagini delle tv locali mostrano gruppi di decine di migranti, carichi di borse, camminare lungo una strada al confine con la Grecia. L’agenzia di stampa Dha ha riferito che circa 300 migranti siriani, iracheni e iraniani sono arrivati nella provincia di Edirne, al confine con la Grecia.