La polizia ha arrestato un tunisino sospettato di essere coinvolto nell’attacco di Berlino
Nel frattempo le autorità cercano di ricostruire gli spostamenti del presunto attentatore Anis Amri: nessuna conferma che sia passato anche dai Paesi Bassi
Le autorità tedesche hanno fermato mercoledì 28 dicembre un tunisino che potrebbe essere coinvolto nell’attentato del 19 dicembre in un mercatino di Natale di Berlino in cui hanno perso la vita 12 persone.
Il presunto attentatore Anis Amri, un 24enne tunisino al quale era stato rifiutata la richiesta di asilo, aveva salvato nella rubrica del suo cellulare il numero di un connazionale di 40 anni, le cui generalità non sono state diffuse dalla polizia tedesca.
“Ulteriori indagini indicano che potrebbe essere coinvolto nell’attentato” di Berlino, precisa la procura tedesca spiegando “che per questo è stato temporaneamente preso in custodia”. Entro domani i magistrati decideranno se spiccare nei suoi confronti un mandato di arresto, conclude la nota.
Secondo quanto riferisce Spiegel online citando “ambienti di sicurezza”, le perquisizioni sono avvenute nel quartiere di Tempelhof, nella parte meridionale della capitale tedesca.
Nel frattempo emergono nuovi tasselli sull’ultimo viaggio di Amri, quello che lo ha condotto a Sesto San Giovanni, mentre gli investigatori stanno passando al setaccio il suo passato.
La polizia olandese sta investigando per capire se il presunto attentatore sia passato per i Paesi Bassi immediatamente dopo avere compiuto la strage. La polizia ha confermato che la scheda sim trovata in possesso di Amri è olandese.
Ma la scheda è “vergine” (ancora nella sua confezione), mai utilizzata. Niente prova dunque che il tunisino l’abbia acquistata personalmente nei Paesi Bassi e non, per esempio, avuta da altri. Non trova neppure conferma, come invece riportato da media olandesi e francesi, che Amri per raggiungere Lione sia partito da Amsterdam utilizzando un bus.
Dopo il fermo immagine dell’uomo alla stazione di Lione, martedì 27 dicembre la polizia ha diffuso la foto del suo passaggio alla stazione centrale di Milano. Le immagini delle telecamere lo riprendono poco prima dell’una di notte del 23 dicembre, nell’atrio dello scalo, diretto all’uscita.
Si è avuta anche conferma di una sua sosta alla stazione ferroviaria di Bardonecchia, da dove è poi partito prima verso Torino Porta Susa, poi da Porta Nuova verso Milano.
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