Un politico svedese ha proposto un’ora pagata di pausa dal lavoro per fare sesso
La proposta potrà essere approvata tra due mesi, e coinvolgerebbe i 550 impiegati del suo comune, che dispongono già di un’ora settimanale pagata per le attività sportive
Per-Erik Muskos, un membro del consiglio comunale della cittadina di Overtornea, nel nord della Svezia, ha ufficialmente propostot che i suoi concittadini impiegati municipali possano disporre di una pausa pagata di un’ora a settimana dal lavoro per andare a casa e fare sesso con i loro partner.
Ciò che ha spinto Muskos a inoltrare l’anomala proposta lunedì 21 febbraio è a quanto pare la preoccupazione per le coppie che non hanno modo di trascorrere abbastanza tempo insieme.
“Si tratta di avere rapporti migliori. Dovremmo incoraggiare la procreazione”, ha dichiarato il politico all’agenzia Afp. “Credo che spesso non si faccia abbastanza sesso. La vita di tutti i giorni è stressante e magari ci sono i bambini in casa. Questa disposizione potrebbe far sì che le coppie abbiano del tempo solo per loro”.
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La proposta dovrà essere approvata o respinta tra circa due mesi, e coinvolgerebbe i 550 impiegati del comune, che dispongono già di un’ora settimanale pagata per le attività sportive.
Se la misura fosse effettivamente accolta, si andrebbe ad aggiungere alle già molto permissive leggi svedesi rispetto al lavoro, che prevedono tra l’altro tre pause caffè giornaliere. Oppure i 480 giorni di congedo parentale retribuito che può essere condiviso tra i genitori, nonché la sperimentazione di una giornata di lavoro di sei ore (pagate come fossero otto).
In generale, l’orario di lavoro medio per gli svedesi ammonta a 1.612 ore all’anno, che corrispondono al 9 per cento in meno rispetto alla media OCSE. Inoltre, solo l’1 per cento degli svedesi fa gli straordinari.
Non sembra che questo abbia finora intaccato l’economia del paese, che secondo le stime dell’Unione europea crescerà al 2,4 per cento quest’anno, in calo rispetto al 3,3 per cento del 2016, ma comunque più forte della media dell’Unione europea, ferma all’1,6 per cento, e degli Stati Uniti, per i quali si prevede una crescita del 2,3 per cento.
(Un grafico delle ore lavorative di alcuni paesi mondiali nel 2015. Credit: Quartz)
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