Platini lascia la Uefa, confermata la squalifica del Comitato Etico della Fifa
L’assoluzione in cui sperava Platini da parte del Tribunale Arbitrale Sportivo non è arrivata
Michel Platini lascia la presidenza della Uefa dopo aver perso il 9 maggio il ricorso contro la squalifica in relazione alla vicenda del pagamento di due milioni di franchi svizzeri da parte dell’ex presidente della Fifa Joseph Blatter.
La carriera come dirigente sportivo dell’ex calciatore può ritenersi di fatto conclusa. L’assoluzione in cui sperava Platini da parte del Tribunale Arbitrale Sportivo non è arrivata, anche se la squalifica è stata ridotta da sei a quattro anni.
“Il tribunale è dell’opinione che la severa sanzione può essere giustificata in vista delle funzioni dirigenziali svolte dal signor Platini (vice presidente della Fifa e presidente della Uefa), l’assenza di pentimento e l’impatto dell’affare sulla reputazione della Fifa”, ha fatto sapere il Tas in una dichiarazione.
Adesso la Federazione calcistica europea dovrà eleggere un nuovo presidente. Il comitato esecutivo si riunirà il prossimo 18 maggio a Basilea per decidere le prossime tappe, ma ha già precisato che non nominerà nessun presidente di transizione.
Il calcio europeo quasi sicuramente non avrà dunque nessuna figura apicale durante i campionati europei che si terranno in Francia nei mesi di giugno e luglio.
Platini ha annunciato battaglia legale per ribaltare la decisione del Tas. L’unica possibilità per l’ex calciatore è di appellarsi alla Corte federale svizzera, ma questa può sospendere la sentenza solo nel caso individui irregolarità procedurali.
“Considero la decisione del Tas una profonda ingiustizia. La sentenza mi impone una sospensione la cui durata mi impedirà di candidarmi alle prossime elezioni per la presidenza della Fifa. Come convenuto con le varie Federazioni nazionali, mi dimetto dalle mie funzioni da presidente della Uefa al fine di proseguire la mia battaglia davanti ai tribunali svizzeri per dimostrare la mia onestà”, ha commentato Platini in una nota.
Platini era stato squalificato per otto anni dal Comitato Etico della Federazione internazionale calcio per aver ricevuto un versamento da 2.8 milioni di franchi svizzeri da parte dell’ex presidente della Fifa Joseph Blatter per una consulenza.
Un pagamento ritenuto non legittimo perché avvenuto otto anni dopo la fine del rapporto di lavoro e non corrispondente alla cifra di cui l’ex calciatore sarebbe dovuto essere creditore, visto che il contratto firmato con la Fifa nel ’99 ammontava a 300mila franchi svizzeri all’anno.
Prima della sospensione Platini era il favorito nella corsa alla presidenza della Fifa, ottenuta invece dal suo ex segretario generale alla Uefa Gianni Infantino.