In Italia le piste da sci sono chiuse per Covid, in Austria invece sono prese d’assalto nonostante il lockdown
Mentre in Italia le piste da sci sono chiuse per prevenire eventuali contagi da Covid-19, in Austria gli impianti turistici invernali continuano a essere presi d’assalto.
Il cancelliere Sebastian Kurz h ha imposto dal 26 dicembre al 17 gennaio un nuovo lockdown – il terzo dall’inizio della pandemia – ma sulle alpi austriache è ancora possibile sciare. Sulle piste innevate il Governo ha imposto solo distanziamento sociale e obbligo di indossare la mascherina Ffp2 sugli impianti di risalita, mentre i ristoranti delle stazioni sciistiche e le malghe lungo gli impianti sono chiusi.
Malgrado le regole anti-contagio, sui social network circolano in questi giorni video e le foto che mostrano vistosi assembramenti ai piedi delle seggiovie e questo sta suscitando non poche polemiche nel Paese.
Le zone del Bodental, in Carinzia, e le piste di Semmering, nella Bassa Austria, sono state prese d’assalto, spingendo la polizia a emettere avvertimenti affinché le persone rimangano a casa e le autorità locali a chiedere più forze dell’ordine sul posto per i controlli.
Le immagini che arrivano dall’Austria suonano come una beffa, inoltre, per gli sciatori e gli imprenditori della neve di Italia, Francia e Germania, dove le piste da sci sono invece state chiuse.
All’inizio di dicembre i governi dei tre Paesi hanno concordato di mantenere chiuse le proprie piste da sci durante le vacanze invernali nel tentativo di rallentare la pandemia di Covid. Vienna, invece, era contraria.
Dopo settimane di accesi dibattiti all’interno dell’Unione europea, il cancelliere austriaco Kurz ha trovato un compromesso nel mantenere aperte le piste da sci, ma di fatto solo per i residenti, imponendo una quarantena di 10 giorni a chiunque arrivi dall’estero. Inoltre è stato chiuso il collegamento sciistico transfrontaliero tra Austria e Svizzera.
Nessuna pista da sci aperta, dunque, tra la nota località austriaca di Ischgl – conosciuta come la “Ibiza delle Alpi” e tristemente famosa per essere stato uno dei primi focolai Covid lo scorso febbraio – e la stazione sciistica svizzera di Samnaun, che dista pochi chilometri dal confine italiano.
Anche la Svizzera – che non è Paese membro dell’Ue – ha deciso di mantenere aperte le stazioni sciistiche. Tuttavia, dopo l’esplosione della cosiddetta “variante inglese” del Covid, il Governo elvetico ha imposto la quarantena di 10 giorni a chiunque sia arrivato nel Paese dal 14 dicembre scorso.
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