Rivelato un piano di pace per la Siria proposto dalla Russia
Il documento proporrebbe un processo di riforma costituzionale della durata di 18 mesi seguito dalle elezioni presidenziali
È trapelato il piano di pace proposto dalla Russia per la risoluzione della guerra civile siriana. Il documento, che in questi giorni è stato presentato da alcuni funzionari russi per uso interno alle Nazioni Unite, proporrebbe un processo di riforma costituzionale della durata di 18 mesi, seguito dalle elezioni presidenziali.
La proposta è trapelata prima del prossimo vertice sulla situazione in Siria che si terrà a Vienna sabato 14 novembre, a meno di due settimane dall’ultimo incontro cui ha partecipato per la prima volta anche l’Iran.
Nel piano di pace proposto dalla Russia non è specificato se il presidente siriano Bashar al-Assad potrà rimanere al potere o meno nel momento in cui dovesse entrare in vigore quanto definito nel documento.
Nella proposta russa è anche richiesto, all’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria Staffan de Mistura, l’inizio di un nuovo processo politico tra il governo siriano e una delegazione unita che rappresenti i gruppi dell’opposizione, senza tuttavia specificare quali sarebbero quelli presenti.
Il processo si baserebbe su quanto già stabilito alla Conferenza di pace Ginevra 2, vale a dire la formazione di un governo transitorio in Siria.
Il documento russo è composto da otto punti e non escluderebbe la partecipazione di Assad alle elezioni che si terranno in seguito alla riforma costituzionale: qualcosa di impensabile per i suoi avversari politici, che escludono la presenza dell’attuale presidente siriano in qualsiasi trattativa.
Il processo di riforma sarebbe presieduto da un candidato su cui tutte le parti devono essere concordi, e non dal presidente Bashar al-Assad.
“Il presidente della Siria eletto dal popolo svolgerà le funzioni di comandante supremo delle forze armate, controllerà le forze speciali e la politica estera” è quanto sarebbe scritto sul documento redatto dal governo russo.
I gruppi di opposizione siriana hanno comunicato ufficialmente che rifiutano la proposta di un periodo di transizione in cui l’attuale presidente Bashar al-Assad potrebbe rimanere al potere.