Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Perché i palestinesi condividono video in cui bevono acqua salata

Immagine di copertina

Il Salt Water Challenge è una sfida lanciata in sostegno dei detenuti palestinesi in Israele che hanno iniziato uno sciopero della fame

Si chiama Salt Water Challenge ed è una iniziativa lanciata dai palestinesi in tutto il mondo per attirare l’attenzione sulle condizioni dei prigionieri palestinesi nelle prigioni israeliane.

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Con questa sfida, i palestinesi hanno condiviso video sui social media in cui bevono acqua salata per esprimere la loro solidarietà ai carcerati che stanno portando avanti uno sciopero della fame.

Nel video, i sostenitori di questa campagna online esprimono prima il loro sostegno a chi si trova detenuto nelle carceri israeliane e poi mescola un po’ di sale in un bicchiere d’acqua per poi berlo. Alla fine del filmato, proprio come accadeva con l’Ice Bucket Challenge nel 2014, lanciano una sfida ai loro amici per imitarli.

La scelta dell’acqua salata non è casuale: i detenuti che stanno portando avanti lo sciopero della fame bevono proprio acqua salata per stabilizzare le loro condizioni di salute vista la mancanza di cibo.

Più di mille prigionieri palestinesi in otto carceri israeliane hanno lanciato uno sciopero della fame per “la libertà e la dignità” il 17 aprile, chiedendo migliori condizioni e la possibilità di ricevere cure mediche. Lo sciopero è coordinato da Marwan Barghouti, leader di Fatah.

Probabilmente la sfida è stata lanciata dal figlio di Barghouti, Aarab Marwan Barghouti, che mercoledì 26 aprile ha postato un video in cui beve acqua salata.

“Mio padre, insieme ad altri 1700 prigionieri politici, ha iniziato uno sciopero della fame chiedendo diritti umani e condizioni umane nelle prigioni”, dice nel video.

La sfida è stata accettata anche da Mohammed Assaf, vincitore di Arab Idol, conosciuto non solo come cantante ma anche per essere stato nominato ambasciatore di pace dall’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi.

“Sfido tutti, tutte le persone giuste, ovunque siano, a prendere parte a questa sfida in solidarietà con i nostri eroici detenuti finché non avranno guadagnato la loro libertà”, dice Assaf nel video.

In tanti hanno aderito al Salt Water Challenge in tutto il mondo: molti dei filmati sono in arabo, ma altri sono in lingua inglese e francese.

Le autorità israeliane hanno fatto sapere che non accontenteranno i prigionieri e non andranno incontro alle loro richieste. 

Assaf Librati, portavoce del servizio di prigionia israeliano, ha sottolineato che non vogliono negoziare con i detenuti.

Nelle carceri israeliane sono presenti circa 6500 palestinesi, secondo quanto riferito dal gruppo per i diritti umani B’Tselem. Secondo le autorità israeliane queste persone sono detenute perché ritenuti criminali e terroristi, ma per i palestinesi sono prigionieri politici.

Alla sfida dell’acqua salata partecipano anche molte donne. “Acqua + Sale = Dignità”, scrive una ragazza su Facebook, postando il video. 

— LEGGI ANCHE: Centinaia di detenuti palestinesi hanno cominciato lo sciopero della fame

— LEGGI ANCHE: Ecco perché stiamo facendo uno sciopero della fame nelle prigioni israeliane

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Esteri / Ucraina: Biden sconfessa
se stesso
e invia a Kiev
anche
le mine antiuomo
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti negli ultimi raid di Israele". Libano: 6 vittime negli attacchi dell'Idf
Esteri / Otto razzi colpiscono una base italiana dell’Unifil in Libano: nessun militare ferito
Esteri / Gli Usa vogliono obbligare Google a vendere il browser internet Chrome
Esteri / L’Ucraina bombarda per la prima volta la Russia con i missili a lungo raggio ricevuti dagli Usa
Esteri / Mar Baltico: danneggiati cavi Internet sottomarini tra Finlandia, Germania, Svezia e Lituania. Berlino: “Sabotaggio”
Esteri / Putin aggiorna la dottrina nucleare della Russia: “Possibile risposta atomica al lancio di aerei, missili o droni” contro il territorio russo