Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:56
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Perché l’Isis ha abbattuto la moschea di Mosul dove aveva proclamato il califfato?

Immagine di copertina

La moschea di al-Nuri è stata demolita probabilmente per motivi strategici, nonostante sia un luogo importante per il culto islamico e per la storia del gruppo terroristico

Il 5 luglio 2014 il leader dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi ha annunciato la nascita del califfato nei territori controllati dal sedicente Stato Islamico dalla moschea di al-Nuri a Mosul, città dell’Iraq settentrionale all’epoca appena occupata dal gruppo terroristico.

Il 21 giugno 2017, a tre anni di distanza, è stata diffusa la notizia che la stessa moschea è stata distrutta dagli stessi membri dell’Isis, in una Mosul quasi completamente riconquistata dai militari iracheni.

Il governo iracheno ha diffuso alcune immagini che mostrano come il minareto pendente, l’elemento più caratteristico di tale moschea, sia stato abbattuto con un’esplosione alla sua base, smentendo la versione dell’Isis che tramite la sua agenzia Amaq aveva dichiarato che la moschea fosse stata distrutta da un raid statunitense.

Inoltre gli Stati Uniti hanno negato di aver compiuto bombardamenti in quell’area, ossia la città vecchia di Mosul, l’unica area della città rimasta attualmente in mano ai miliziani dell’Isis.

LEGGI ANCHE: L’Isis spiegato

Come mai allora i miliziani del sedicente Stato Islamico hanno distrutto un importante luogo di culto islamico – una delle più famose moschee dell’Iraq – e così importante per la storia del gruppo terroristico?

Haider al-Abadi, primo ministro iracheno, ha reagito alla distruzione definendola “un’ammissione di sconfitta” da parte del sedicente Stato Islamico.

Hisham al-Hashimi, autore di testi sull’estremismo islamico ed ex consigliere del governo iracheno, sostiene che questo sarebbe avvenuto per evitare che i militari iracheni potessero festeggiare la propria vittoria nello stesso luogo in cui l’Isis ha proclamato il califfato.

Questa ipotesi è stata sostenuta anche dalla giornalista del New York Times Rukmini Callimachi, secondo cui la riconquista da parte degli iracheni di questo luogo avrebbe avuto un significato talmente importante per la propaganda anti-Isis che i miliziani hanno deciso di arrivare a distruggerla per evitare questa possibilità.

La moschea di al-Nuri è stata costruita nel Dodicesimo secolo da Noureddine al-Zanki, che amministrava le province di Mosul e Aleppo al tempo del califfato degli Abbasidi. Si trattava di una delle più importanti moschee del Medio Oriente, ed era caratterizzata dal suo minareto pendente.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Esteri / Donald Trump vuole il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
Esteri / Paesi Bassi: 5 condannati per gli scontri di Amsterdam con i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv
Esteri / Mi manda Donald Trump: ecco chi è Tilman Fertitta, nominato prossimo ambasciatore Usa in Italia
Esteri / Raid di Israele a Gaza City: ucciso un operatore della Protezione civile. Almeno 45.338 morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023. Qatar: "I colloqui per la tregua continuano". Tel Aviv chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per condannare gli attacchi Houthi. Il ministro della Difesa Katz: "Prenderemo di mira i leader del gruppo in Yemen". Il governo Netanyahu ordina altri missili
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi