Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Pedofilia, quasi 500 vittime di abusi nella diocesi di Monaco. Ratzinger non agì di fronte a 4 casi

Immagine di copertina

Dal 1954 al 2019 sono almeno 497 le vittime di abusi sessuali nell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga che ha visto il papa emerito Joseph Ratzinger, 94 anni, vescovo dal 1977 al 1982. È quanto emerso dal rapporto commissionato dalla diocesi tedesca allo studio legale Westpfahl Spilker Wastl e pubblicato oggi. Ad aver commesso gli abusi sessuali, secondo il rapporto, sono state almeno 235 persone: 173 preti, 9 diaconi, 5 referenti pastorali, 48 nell’ambito scolastico.

Secondo il dossier, in quegli anni Ratzinger sarebbe stato informato sui fatti e non avrebbe bloccato alcuni sacerdoti accusati di pedofilia. Anzi, questi avrebbero continuato il loro lavoro senza sanzioni. “Lui sostiene che non sapeva di certi fatti, anche se noi crediamo che non sia così, secondo quello che sappiamo”, ha detto l’avvocato Martin Pusch in una conferenza stampa a Monaco di Baviera.

La testata tedesca Die Zeit, inoltre, in questi giorni ha ripreso un documento del tribunale ecclesiastico del 2016 riguardante il caso di “Padre H.”. L’accusa per Ratzinger era quella di non aver fermato l’operato di Peter H., accusato di 23 casi di abusi sessuali compiuti su minori tra gli 8 e i 16 anni, tra il 1973 e il 1996. Il fedele segretario di Benedetto XVI, Georg Gänswein, però, ha smentito: il Papa emerito non era a conoscenza di quei fatti.

Ratzinger è stato il primo pontefice a chiedere perdono a Piazza San Pietro e davanti ai sacerdoti per i casi di pedofilia nella Chiesa. Era il 2010, anno in cui ha firmato le nuove norme contro gli abusi.

L’attuale arcivescovo di Monaco e Frisinga, il cardinale Reinhard Marx, lo scorso giugno aveva dato le proprie dimissioni poi respinte da Papa Francesco. Aveva parlato di “Catastrofe” nella gestione degli abusi, per tutte le coperture che c’erano state e i trasferimenti dei predi pedofili, e si assumeva la “responsabilità istituzionale” per quanto accaduto in passato. Ma anche Marx è comparso nel rapporto a causa di una “condotta scorretta” nel gestire due casi da arcivescovo.

Nel rapporto è emerso, inoltre, che le 490 vittime erano prevalentemente di sesso maschile, il 60% aveva tra gli 8 e i 14 anni. “La Santa Sede ritiene di dover dare la giusta attenzione al documento di cui al momento non conosce il contenuto. Nei prossimi giorni, a seguito della sua pubblicazione, ne prenderà visione e potrà opportunamente esaminarne i dettagli. Nel reiterare il senso di vergogna e il rimorso per gli abusi sui minori commessi da chierici, la Santa Sede assicura vicinanza a tutte le vittime e conferma la strada intrapresa per tutelare i più piccoli, garantendo loro ambienti sicuri”, ha dichiarato il portavoce vaticano, Matteo Bruni.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Esteri / Donald Trump vuole il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
Esteri / Paesi Bassi: 5 condannati per gli scontri di Amsterdam con i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv
Esteri / Mi manda Donald Trump: ecco chi è Tilman Fertitta, nominato prossimo ambasciatore Usa in Italia
Esteri / Raid di Israele a Gaza City: ucciso un operatore della Protezione civile. Almeno 45.338 morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023. Qatar: "I colloqui per la tregua continuano". Tel Aviv chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per condannare gli attacchi Houthi. Il ministro della Difesa Katz: "Prenderemo di mira i leader del gruppo in Yemen". Il governo Netanyahu ordina altri missili
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi