Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:11
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il regista Paul Haggis condannato per stupro: fu arrestato mentre si trovava in Italia

Immagine di copertina

Dopo due settimane di processo civile a Manhattan, il regista Premio Oscar di “Crash” Paul Haggis è stato condannato a pagare 7,5 milioni di dollari alla promoter di eventi cinematografici Haleigh Breest, che nel 2017 lo aveva accusato di averla violentata quattro anni prima. Haggis è stato riconosciuto colpevole per lo stupro, che sarebbe avvenuto nel suo loft di Soho. Dall’azione legale civile si evince che, dopo una prima, Haggis avesse invitato Breest nella sua abitazione a New York dove l’aveva costretta a un atto di sesso orale e poi l’aveva stuprata. La donna ha affermato di essere stata invece aggredita sessualmente la sera del 31 gennaio 2013.

“Il danno emotivo e psicologico alla signora Breest dall’attacco non può essere sopravvalutato: è stato profondo e duraturo”, si legge nella denuncia. Il regista, che non deve risponderne penalmente, aveva replicato che il rapporto sessuale era stato consensuale. Haggis fu arrestato in Italia lo scorso giugno mentre si trovava in Puglia. La giuria ha impiegato quasi sei ore prima di raggiungere il verdetto di accoglimento della versione della vittima, che ha affermato di non aver rifiutato l’invito a casa di Haggis a causa della sua fama come vip di Hollywood.

Nei primi mesi del movimento Me Too nato dopo lo scandalo sessuale che ha investito l’ex boss di Miramax Harvey Weinstein, la promoter – all’epoca dei fatti 26enne – ha deciso di denunciare il regista. Al momento della lettura del verdetto, Haggis era presente in aula. Ha guardato le figlie dicendo loro “è tutto ok”. I suoi avvocati non hanno ancora fatto sapere se intenderà presentare ricorso. In una dichiarazione alla CNN, il legale di Haggis, Priya Chaudhry ha dichiarato: “Siamo delusi e scioccati da questo verdetto”. Dopo la denuncia di Breest a fine 2017, altre tre donne si erano fatte coraggio e avevano denunciato Haggis nel 2018 per stupro e aggressione sessuale.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele, drone colpisce Cesarea, Media: “Obiettivo era residenza Netanyahu”
Esteri / Ucraina, l'accusa della Corea del Sud: "Pyongyang schiererà fino a 12mila soldati al fianco della Russia"
Esteri / L’ex ambasciatrice Elena Basile a TPI: “L’Europa senza pace ha tradito se stessa”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele, drone colpisce Cesarea, Media: “Obiettivo era residenza Netanyahu”
Esteri / Ucraina, l'accusa della Corea del Sud: "Pyongyang schiererà fino a 12mila soldati al fianco della Russia"
Esteri / L’ex ambasciatrice Elena Basile a TPI: “L’Europa senza pace ha tradito se stessa”
Esteri / Layla al-Sheikh e Robi Damelin, due madri (in lutto) per la pace, a TPI: “Nessuno uccida in nome dei nostri figli”
Esteri / Esclusivo TPI – L’inferno del Libano raccontato da chi fugge dalle bombe di Israele
Esteri / Usa 2024: l’identikit dell’indeciso alle elezioni più importanti del mondo
Esteri / Gli ultimi istanti di vita di Yahya Sinwar ripresi da un drone
Esteri / Meloni incontra il premier Mikati in Libano: "Unifil va rafforzata: necessaria piena attuazione della risoluzione Onu 1701". I Caschi blu: "Restiamo malgrado gli attacchi deliberati di Tel Aviv". Israele continua i raid: 7 morti nel sud. Hamas conferma l'uccisione di Sinwar. Almeno 42.500 vittime a Gaza. Putin: "Russia pronta a mediare tra Tel Aviv e Teheran"
Esteri / Gaza, Israele: “Ucciso Yahya Sinwar, capo politico di Hamas”. Il gruppo terroristico palestinese non conferma né smentisce
Esteri / Arabia Saudita: vignettista condannato a 23 anni di carcere per alcune “caricature offensive” del principe Mohammed Bin Salman”