Usa, è morto Paul Alexander: ha vissuto 70 anni in un “polmone d’acciaio”
A 78 anni è morto a Dallas, in America, Paul Alexander, un uomo che, dopo essere sopravvissuto a un’epidemia di poliomielite da bambino, che lo aveva reso paralizzato a vita, ha vissuto per oltre 70 anni, dal 1952 al 2024, in un “polmone d’acciaio”. Era noto anche con il nome di “Polio Paul” per via della malattia, la poliomielite, che lo aveva colpito nel 1952 facendogli perdere l’uso degli arti dal collo in giù.
A soli sei anni fu trasportato d’urgenza in un ospedale in Texas: si svegliò all’interno del cilindro di metallo dove avrebbe trascorso il resto della sua vita. Paul è comunque riuscito a ottenere importanti traguardi: è andato al college, è diventato avvocato e ha firmato diverse pubblicazioni. Usava un bastoncino di plastica e una penna attaccata ad esso per battere su una tastiera: così riusciva a comunicare con le persone. Aveva anche iniziato a scrivere un libro, Tre minuti per un cane, in cui raccontava la storia della sua vita. Da alcuni anni, però, le sue condizioni avevano iniziato a peggiorare.
L’uomo viveva in un piccolo monolocale privo di finestre, come ricorda una petizione sul sito GoFundMe lanciata per sostenere le sue spese sanitarie: “È stato sfruttato da persone che avrebbero dovuto curare i suoi interessi. Questi furti, uniti al costo elevato dell’assistenza sanitaria, hanno lasciato a Paul pochi soldi per sopravvivere”.
L’annuncio della morte è stato dato proprio sul sito della petizione, dove si legge anche una dichiarazione del fratello: “Sono molto grato a tutti coloro che hanno donato per la raccolta fondi di mio fratello. Gli ha permesso di vivere i suoi ultimi anni senza stress. Inoltre, servirà a pagare il suo funerale in questo momento difficile. È assolutamente incredibile leggere tutti i commenti e sapere che così tante persone sono state ispirate da Paul. Sono così grato”.