Diversi analisti che si occupano di sicurezza internazionale hanno dunque affermato che l’accordo garantirebbe la presenza permanente delle forze militari cinesi nel Pacifico meridionale, aggravando ulteriormente la stabilità commerciale e diplomatica a livello internazionale.
Proprio per questo il forte interesse di Pechino su questa regione viene osservato con preoccupazione da Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda. Gli Stati Uniti hanno infatti dichiarato a febbraio la possibilità di aprire un’ambasciata nelle Isole Salomone, mentre l’Australia sta aumentando la sua presenza nella regione tramite un incremento delle sue attività economiche.