Patrick Zaki condannato a tre anni, torna in carcere
Patrick Zaki condannato a tre anni di carcere in Egitto, è questa la decisione dei giudici del Tribunale egiziano di Mansura per il caso dello studente dell’Università di Bologna e attivista per i diritti umani accusato nel Paese nordafricano di diffusione di notizie false per un articolo scritto nel 2019 su un attentato dell’Isis e due casi di discriminazione ai danni dei copti, i cristiani d’Egitto. La decisione è arrivata oggi al termine dell’undicesima udienza del processo che vedeva imputato il fresco laureato in studi di genere presso l’Università di Bologna.
Il ragazzo è stato portato via dall’aula attraverso il passaggio nella gabbia degli imputati tra le grida della madre e della fidanzata che attendevano all’esterno. Dovrà restare in cella per altri 14 mesi ancora avendone già scontati 22.
Patrick si era presentato questa mattina al tribunale di Mansura e ha atteso fino all’ultimo la sentenza. “Spero, come al solito, nella fine del processo che mi permetta di viaggiare normalmente” aveva scritto Patrick Zaki su Facebook prima dell’ingresso in tribunale. Presenti a Mansura anche i diplomatici stranieri impegnati a seguire il processo nell’ambito di un programma di monitoraggio europeo e su impulso dell’ambasciata d’Italia al Cairo.