Patrick Zaki, Al-Sisi concede la grazia. Meloni: “Domani sarà in Italia”
Il presidente Al-Sisi ha concesso la grazia al ricercatore Patrick Zaki, condannato ieri a 3 anni di carcere, di cui quasi due già scontati. Zaki era stato condannato per diffusioni di notizie false, sulla base di un articolo scritto nel 2019 sulla minoranza copta, un verdetto che ha spinto diversi esponenti dei diritti umani ad abbandonare il «dialogo nazionale» lanciato dal governo per dare voce a tutti.
“Domani Patrick Zaki tornerà in Italia e gli auguro dal profondo del mio cuore una vita di serenità e di successi”. Così, in un videomessaggio, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Il presidente egiziano ha concesso la grazia anche a Mohamed al-Baqer, l’avvocato di Alaa Abdel Fattah, il più noto prigioniero politico egiziano, come riporta il quotidiano statale al-Ahram.
Dopo la condanna, c’erano stati appelli per la grazia sia dal governo italiano che da quello statunitense.
La notizia è stata accolta al Senato italiano con un lungo applauso. “Voglio esprimere la gioia di tutto il Senato per questo risultato. Voglio ringraziare tutti quelli che si sono spesi in questi anni per questo risultato. Ci tenevo ad esternarlo all’Assemblea”, ha detto il senatore del Pd Filippo Sensi interrompendo i lavori dell’Aula per comunicare all’Assemblea la notizia attesa da ieri. Un lungo applauso accompagnale sue parole. Si associa al pauso il senatore Giulio Terzi a nome di Fratelli d’Italia che intesta al governo il risultato: “grande soddisfazione – afferma Terzi – per l’importanza di un passo così decisivo”.
“Se ieri era un giorno catastrofico oggi è un giorno di felicità. È importante che Patrick torni a essere libero. Auspichiamo, se questo provvedimento non lo contempla, anche che sia abolito il divieto di viaggio. E questa piazza che si sta riempiendo al Pantheon, se un’ora fa era preoccupata, ora è una piazza felice”, ha commentato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.